Prostitute minorenni, monito di Spadafora: "Basta sciacallaggio"

"Non mi meraviglia il grande clamore che ha suscitato la vicenda delle adolescenti romane, ma mi sconcerta che l'attenzione sia stata rivolta alle ragazze e non a quei professionisti delinquenti che hanno commesso il reato". A dirlo il Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Spadafora, a margine del convegno organizzato a Salerno dall'Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia. "Credo sia necessario - rimarca - che alle adolescenti sia solo permesso di rientrare in una quotidianità normale, non si può continuare lo sciacallaggio mediatico nei loro confronti. Il nostro Paese sta assistendo ad una degenerazione culturale molto forte".

"Per anni abbiamo assistito a modelli televisivi, a comportamenti che incitavano i nostri ragazzi a modelli non positivi e oggi ci meravigliamo che ci siano queste degenerazioni. Comunque, non parlerei - rimarca il Garante - di fenomeno sociologico come si è detto spesso. I bambini e gli adolescenti, in Italia, sono dieci milioni e quindi questi recenti episodi sono, per fortuna, ancora casi isolati, anche se dobbiamo comunque temere alta l'attenzione".

Sugli adulti che hanno avuto rapporti con le ragazzine romane, il Garante aggiunge: "Le leggi ci sono. Non serve cambiarle o inasprirle. Mi auguro solo che non ci sia alcuna scappatoia per quelle persone che hanno commesso tali reati. Spero che le pene siano certe e immediate e che rappresentino un esempio per scoraggiare altri a commettere lo stesso reato. Queste persone rischiano fino a cinque anni di carcere. Mi preoccupa solo che viviamo in un Paese in cui questo tipo di pena non sempre venga scontato".