Dai baristi ai giovani, niente mascherine e zero distanze: Salerno è a rischio Covid
L'auspicio è che ci sia una presa di coscienza da parte dei titolari dei locali e degli stessi cittadini, ed un incremento del monitoraggio del territorio, onde evitare di favorire la riesplosione del contagio da Covid-19
Non è certo che bastino i vigilantes sulle spiagge per evitare assembramenti e comportamenti rischiosi sul fronte Covid-19. E sembrano non essere sufficienti neppure gli attuali controlli in città per garantire il rispetto delle norme anti-contagio ad oggi in vigore, nei locali e nei bar cittadini. Lo dimostrano le innumerevoli segnalazioni dei lettori che ci giungono da Nord a Sud di Salerno: non solo di giovanissimi bagnanti che preferiscono il divertimento al senno, ma anche di troppi gestori di locali che mostrano, ancora una volta, di badare più ai guadagni che alla salute.
Le spiagge
Calca sulle spiagge libere, in questa domenica, nonostante i ripetuti inviti dei vigilantes entrati in azione, da ieri, a Salerno, per garantire il rispetto delle norme anti-Covid. Fino al 10 settembre, i vigilantes presenzierenno gli arenili ma non hanno il potere di multare i bagnanti, bensì solo di sollecitarli al rispetto delle distanze tra gli ombrelloni. I bagnanti, dal canto loro, tristemente, si mostrano in molti casi "sordi" agli appelli, finalizzati, in realtà, solo a tutelare la propria e l'altrui salute, specialmente considerando i numeri dei contagi degli ultimi giorni che sono, certamente, minimi, ma in ogni caso in lieve risalita.
I locali
Tornando alla questione delle trasgressioni dei gestori, non meno preoccupante la situazione in bar e locali, dove la mascherina non viene indossata anche se obbligatoria, in barba alla legge e a tutto rischio del personale di sala e cucina e dei clienti. Negli ultimi giorni, diverse le sanzioni elevate dalle forze dell'ordine proprio per il mancato utilizzo delle mascherine e del rispetto della distanza tra i tavoli: l'auspicio è che ci sia una presa di coscienza da parte dei titolari dei locali e degli stessi cittadini, ed un incremento del monitoraggio del territorio, onde evitare di favorire la riesplosione del contagio da Covid-19. Quest'ultima segnerebbe la fine di numerose attività commerciali locali e non solo: necessario, per tutti, non rinunciare alle precauzioni indicate dalle ordinanze regionali. Prima che sia troppo tardi.