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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Torrione

Catturano e vendono uno "squalo volpe": due denunce a Torrione

Importante l'operazione finalizzata alla repressione del commercio illecito di specie ittiche protette, da parte della Capitaneria di Porto di Salerno, diretta da Gaetano Angora

Importante operazione finalizzata alla repressione del commercio illecito di specie ittiche protette, da parte della Capitaneria di Porto di Salerno, diretta da Gaetano Angora. Nel corso della attività di vigilanza svolta presso i punti di sbarco ed i rivenditori di prodotti ittici, la Guardia Costiera ha accertato che, presso una nota pescheria di Salerno, era in vendita un esemplare di squalo volpe maschio (Alopias Vulpinus) delle dimensioni di quasi 5 metri di lunghezza e del peso di circa 150 Kg.

L'esemplare, appartenente ad una specie protetta, non è passato inosservato alla Lega Antivivisezione che ha subito allertato la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Salerno. La Sezione di Polizia Giudiziaria, dunque, ha immediatamente attivato le specifiche procedure di intervento e, giunta presso la pescheria che deteneva lo squalo volpe, è riuscita ad identificare il pescatore che lo aveva illecitamente catturato. Sul posto, durante i controlli della Guardia Costiera, una nutrita folla di persone, incuriosita dalla presenza dello squalo che attirava l’attenzione dei passanti. Sul luogo anche personale medico veterinario dell’Asl di Salerno che, dopo aver eseguito i rilievi tecnici del caso, ha confermato la specie dell’esemplare, notoria per le sue carni e le sue pinne particolarmente pregiate ed apprezzate. Essendo una specie di squalo particolarmente vulnerabile ed in diminuzione in molte zone, la Comunità Europea ha decretato il suo divieto di cattura, per preservarlo con specifiche norme poste a sua tutela. Lo squalo volpe, quindi, è stato sequestrato e il pescatore ed il titolare della pescheria sono stati denunciati per cattura e commercializzazione illecita di specie ittiche protette.

"E' solo l'inizio dell'apertura di un fronte della Lav a Salerno contro le illegalità nella pesca e nei prodotti della pesca - hanno commentato dall'associazione - Visto che si è trattata di una uccisione illegale di una specie protetta stiamo studiando se ci sono estremi di violazione del Codice penale, articolo 544 bis, reclusione fino a due anni, per uccisione non necessitata di animale, che in un procedimento penale ci riserviamo di costituirci parte civile" concludono.

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