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Stefania: la new entry tra i pastori artigianali di "Savastano", la storia

Si narra che Stefania fosse una giovane vergine: all'epoca, alle donne che non avevano partorito non era consentito visitare le neo-mamme, ma Stefania era molto desiderosa di vedere Gesù Bambino

Ogni anno, nella storica bottega artigianale dei presepi "Savastano", sita nella Salerno antica, c'è una new entry tra i pastori. Per questo Natale, la nuova creazione è Stefania. Si racconta che Stefania fosse una giovane lavandaia vergine: all'epoca, alle donne che non avevano partorito non era consentito visitare le neo-mamme, ma Stefania era molto desiderosa di vedere Gesù Bambino tra le braccia di Maria. Gli Angeli attorno alla Grotta, tuttavia, non le avrebbero permesso tale visita in quanto lei non era sposata.

Così, si narra, la vergine raccolse una pietra e la avvolse in fasce, stringendola al petto come fosse un bimbo, riuscendosi, così, ad avvicinare al piccolo Gesù. Al cospetto di Cristo la pietra si animò trasformandosi in un vero neonato che fu chiamato Stefano, primo bimbo nato dopo il compleanno di Gesù. Stefania nel presepe, dunque, rappresenta il dono e la sicurezza della vita, nonchè la donna napoletana per eccellenza, simbolo della maternità come dono divino. Tanti i salernitani che hanno acquistato la sua statuetta da "Savastano" per aggiungerla nel presepe.

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