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Cronaca

Tamponi a scuola: a Salerno cominciano gli alunni dell'Alemagna, domani la Monterisi

Parla il sindaco: "Attendiamo l'esito dei tamponi in città. Se i dati fossero preoccupanti, non escludiamo provvedimenti restrittivi". Il vice sindaco Avossa: "Al presidio di lungomare Tafuri vada solo chi era assente a scuola nel giorno del tampone"

"Monitoriamo, attendiamo i dati: se dovessero essere preoccupanti, non escludo provvedimenti restrittivi, inevitabili per la città di Salerno". Lo ha detto il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, durante l'incontro con i giornalisti svoltosi nel piazzale Ovidio Serino, antistante il plesso scolastico Carlo Alberto Alemagna, a Torrione. Suona la campanella, cominciano i tamponi estesi agli studenti, ai dirigenti, ai docenti e agli operatori scolastici delle scuole primarie e secondarie di primo grado. "Per la scuola dell'infanzia procederemo con i tamponi salivari - prosegue il primo cittadino - per superiori e primarie, invece, spazio ai tamponi molecolari". Le sue considerazioni relative ad eventuali provvedimenti improntati al maggiore rigore fanno riferimento - è stato poi precisato - all'andamento epidemiologico cittadino complessivo, non solo al mondo della scuola. E' ovvio, però, che il Comune di Salerno attenda di conoscere al più presto i dati provenienti dallo screening a tappeto, voluto per gli Istituti cittadini. Sarà il termometro, la cartina al tornasole.

Scuola Alemagna - i tamponi - foto Gambardella

Il commento

"Abbiamo sostenuto che ci fosse bisogno di una impostazione scientifica - ancora il sindaco - e con lo screening generalizzato forniremo dati epidemiologici attendibili per le determinazioni che dovranno essere assunte. Formeremo inoltre un database. Stiamo procedendo in collaborazione con Asl e dirigenti scolastici. Quest'ultimi hanno un ruolo molto delicato in questa fase, riguardo il rispetto dei protocolli richiesti. Vigileremo: non si tratta di atteggiamento poliziesco ma collaborativo. Saremo attenti, sperando di non dover prendere provvedimenti drastici, che non escludo". I primi della lista, a Salerno, sono stati gli alunni della scuola Giovanni Paolo II, plesso Carlo Alberto Alemagna.

Il calendario e le valutazioni

"I criteri che abbiamo utilizzato - spiega il vice sindaco Eva Avossa, assessore alla pubblica istruzione - fanno riferimento alla popolazione scolastica e alla territorialità. La scuola Giovanni Paolo II ha 1187 iscritti, distribuiti in più plessi. Non è stato possibile coprire tutti gli alunni con l'attività di screening e quindi il cronoprogramma prevederà l'intervento in altri plessi dell'Isituto domani (oggi resta escluso il plesso Luciani) in abbinamento ad altri due, vicini, che afferiscono alla Mazzetti-Monterisi". L'obiettivo era e resta garantire controlli per tutti, entro venti giorni. Avossa, però, rimodula, calibra: "Non faccio previsioni, non parlo di date: non sono in nostro possesso né le può fornire al momento Ebris". Nel primo giorno di tamponi, "ha aderito quasi la totalità della popolazione scolastica - spiega Avossa - ed i bambini sono tranquilli. Non sono stati riscontrati traumi e controindicazioni. Lo screening serve ad evitare affollamenti e viene svolto non a caso a scuola, negli ambienti familiari ai bambini. Viene effettuato da infermieri e gli alunni sono accompagnati dai docenti". Poi l'appello: "In via lungomare Tafuri, dal lunedì al sabato, dalle ore 15 alle 20, devono recarsi gli alunni che non erano presenti a scuola, nel giorno dedicato ai tamponi. Non devono andare altre persone". Riguardo le scuole superiori di secondo grado, il vice sindaco aggiunge: "Il problema è che molte classi sono in presenza al 50% e quindi lo screening non può essere completato. Pensiamo di utilizzare il sabato come giornata alternativa, di copertura. Estendiamo anche agli Istituti paritari".

La sinergia

In accordo con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e in collaborazione con la Fondazione Ebris, lo screening ha coinvolto gli alunni, i docenti, gli operatori scolastici, alla presenza del dirigente, professoressa Maristella Fulgione. Il suo commento: "Immaginavo timore da parte delle mamme, ma stamattina ho constatato che si sono sottoposti a tampone anche i bambini delle prime classi elementari. Forse un pizzico di resistenza in più lo abbiamo rilevato nella secondaria di primo grado. Nel complesso, però, ampia adesione e soprattutto grande collaborazione. I bambini avevano uno sguardo un po' incuriosito ed a tratti spaventato ma hanno dato l'esempio. Avevo raccomandato alle maestre di rasserenarli e così è stato. E' stato importante il supporto dei docenti, in assenza dei genitori che ovviamente non potevano presenziare. Nei giorni scorsi, sono stati inviati anche questionari alle famiglie: riguardavano la modalità di somministrazione del tampone e una informativa a proposito degli alunni fragili. Anche loro avrebbero voluto partecipare, ma giuridicamente non potevo estenderlo agli alunni fragili".

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