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Cronaca Fuorni / Via Roberto Wenner

Si veste da donna e tenta di violentare e strangolare una prostituta: preso

V.G. è stato fermato dalla Squadra Mobile e nell'auto sono stati trovati gli indumenti intimi femminili descritti dalla donna aggredita ed indossati dall'uomo, al momento del tentativo di soffocamento della vittima

E' stato sottoposto a fermo, un uomo quarantenne originario di Battipaglia, per dei gravi indizi di colpevolezza per tentato omicidio, violenza sessuale e rapina nei confronti di una donna bulgara che si prostituisce lungo via Roberto Wenner. Nella serata di ieri, la sezione omicidi della Squadra Mobile della Polizia, d’intesa con la Procura della Repubblica di Salerno, ha eseguito il provvedimento. Nella notte tra sabato e domenica 5 giugno, intorno alle ore 4 del mattino, la Sala Operativa della Questura di Salerno ha, infatti, ricevuto una richiesta di soccorso da parte della prostituta, perché aggredita da un uomo, con indosso indumenti intimi femminili. Giunti sul posto, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno constatato quanto riferito dalla vittima, tentando anche di rintracciare immediatamente l’aggressore, che ha fatto perdere le tracce dopo il tentativo di strangolamento, dandosi alla fuga con Alfa Romeo 156 di colore scuro, di cui la prostituta non è riuscita ad annotare il numero di targa. Domenica, gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Salerno, hanno avviato un’incessante caccia all’uomo, perlustrando il litorale fino a Battipaglia, acquisendo e visionando di volta in volta gli apparati di video sorveglianza posizionati lungo via Salvador Allende, via Roberto Wenner, via Spineta, la strada litoranea fino a Capaccio.

E ieri, lunedì 6 giugno, un’auto compatibile per marca e modello con quella utilizzata dall’aggressore, è stata individuata in un parcheggio antistante via Roberto Wenner. Dagli accertamenti è risultata intestata ad un uomo residente a Battipaglia, privo di precedenti penali e di polizia. Tuttavia, da un esame approfondito del nucleo familiare del proprietario dell’auto, è stato scoperto che un fratello è stato già in passato arrestato per un tentativo di violenza sessuale, rapina e lesioni gravissime, perpetrati tentando di soffocare la vittima, una prostituta, con una violenta presa al collo, modalità che ha destato l’attenzione degli investigatori della Squadra Mobile, in quanto identica a quanto patito dalla prostituta bulgara, aggredita nella notte tra sabato e domenica 5 giugno. Non è mancato, dunque, un mirato appostamento nei pressi dell’auto, in attesa che ritornasse il conducente, fotografato a distanza dagli investigatori della Squadra Mobile, insieme al personale della polizia Scientifica, in maniera tale da poter avere una foto, in tempo reale inserita in un album sottoposto alla vittima che ha riconosciuto l’aggressore. A questo punto, l’uomo, V.G. è stato fermato dalla Squadra Mobile e nell’auto sono stati trovati gli indumenti intimi femminili descritti dalla donna aggredita ed indossati dall’uomo al momento del tentativo di soffocamento. Allo stesso modo, sono stati trovati, nascosti su di un albero in località Battipaglia, gli effetti personali della vittima (stivali e borsa) sottratti da V.G.. Pertanto, l’uomo è stato sottoposto, d’intesa con la Procura della Repubblica di Salerno, a fermo d’indiziato di delitto e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno.

Va ricordato che intanto proseguono gli accertamenti per l'omicidio delle due prostitute, a Salerno: entrambe sono state strangolate e lasciate tra via San Leonardo e via Dei Carrari. Si indaga.
 

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