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Cronaca

"Terra Mia non è un Paese di Santi" da Salerno al Senato

La pellicola, da poco premiata alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno come “miglior documentario”, verrà proiettata nella Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama alla presenza dei protagonisti e di ospiti d’eccellenza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Il Docufilm contro la criminalità organizzata, firmato Ambrogio Crespi,Terra Mia, non è un Paese di Santi arriva al Senato della Repubblica giovedì 5 dicembre 2019, alle ore 16 e 30, per l’anteprima nazionale. La pellicola, da poco premiata alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno come “miglior documentario”, verrà proiettata nella Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama alla presenza dei protagonisti e di ospiti d’eccellenza.  Alla conferenza stampa saranno presenti oltre al regista Ambrogio Crespila Senatrice Anna Maria Bernini (Capogruppo al Senato di Forza Italia), Luca Ciriani (Capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Antimafia e Commissione Giustizia), Gennaro Migliore (Parlamentare Italia Viva e già sottosegretario alla Giustizia), Piero De Luca(Parlamentare Pd), ed i protagonisti del film: Benedetto Zoccola(testimone di Giustizia), Michele Inserra (giornalista d’inchiesta) e Don Luigi Merola (parroco anticamorra, consulente della Commissione Antimafia).

“Terra Mia, non è un Paese per Santi” parte dai fatti di malavita del Comune calabrese San Luca e racconta la risposta dello Stato alla piaga della criminalità organizzata, alla camorra, alla ndrangheta e alla mafia. Un racconto di denuncia e di speranza per il futuro che ha ottenuto il riconoscimento del pubblico e della critica.  Il film è prodotto da Index Production srl e Proger S.p.A. 

Tra gli altri protagonistiKlaus Davila “preside coraggio” della scuola di San Luca Mimma CacciatoreGaetano Saffiotitestimone di Giustiziail comandante dei Carabinieri Cosimo Sframeli e poi ancora Luciana Careri, fidanzata del carabiniereCarmine Tripodi ucciso dall’Ndrangheta

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