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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

23 novembre 1980: l'anniversario del terremoto che devastò Salerno

Un'onda sismica di inaudita violenza distrusse interi paesi anche in provincia. Panico tra i cittadini che si rifuggiarono per strada e nelle automobili

Sono passati esattamente trentaquattro anni dal terremoto che colpì drammaticamente anche la provincia di Salerno. Era il 23 novembre del 1980, anche in quel caso una domenica, quando un’onda sismica del settimo-ottavo grado della scala Mercalli, equivalente ad una magnitudo fra 6,5 e 6,8 della scala Richter, scosse l’Appennino meridionale, tra Campania e Lucania, con epicentro l’area di confine tra le province di Avellino, Salerno e Potenza (precisamente i comuni Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania).

Panico tra i cittadini, che furono costretti ad abbandonare le loro case e a rifuggiarsi per strada o in macchina: circa 280 mila gli sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.

 

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