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Cronaca Cava de' Tirreni

Traffico internazionale di farmaci: gli indagati salernitani si difendono dalle accuse

Indagati nella maxi inchiesta della Procura di Cremona, ribattezzata "Dawaa", che ha portato all'esecuzione di diciotto misure cautelari e al sequestro di farmaci per quattro milioni di euro

Respingono le accuse i due salernitani, originari di Angri e Cava de' Tirreni, indagati nella maxi inchiesta della Procura di Cremona, ribattezzata "Dawaa", che ha portato all'esecuzione di diciotto misure cautelari e al sequestro di farmaci per quattro milioni di euro. Durante l'interrogatorio di garanzia, le due persone hanno spiegato di essere estranee al commercio illegale di farmaci.
 

I sequestri

Le sostanze medicinali, tutte caratterizzate da un elevato valore terapeutico e commerciale, erano il provento di numerosi furti commessi tra il 2017 ed il 2018 in farmacie ospedaliere, aziende sanitarie territoriali e magazzini farmaceutici dell'intero territorio nazionale. I provvedimenti furono disposti dal Gip del Tribunale di Cremona, su richiesta del coordinatore delle attività di indagine, sostituto procuratore della Repubblica di Cremona. I destinatari delle misure facevano parte di un'associazione a delinquere con base nel cremasco, sono riconducibili a varie componenti rappresentate da ladri, ricettatori, corrieri e piazzisti.

L'organizzazione

Una parte del gruppo criminale si occupava di rubare i medicinali dalle farmacie delle aziende sanitarie territoriali e ospedaliere pubbliche ma anche dalle logistiche farmaceutiche, consegnandoli al primo livello di ricettatori costituiti da soggetti di origine campana che, a loro volta, li cedevano ad un ulteriore livello di gestione, a capo dell'intera organizzazione. Durante l'indagine furono sequestrate 824 confezioni di medicinali per un ammontare complessivo, sulla scorta dell'elevato valore economico di ogni singola unità terapeutica, di quasi 4 milioni di euro.

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