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Cronaca Tramonti

Abusi in famiglia, genitori condannati: nuova consulenza per valutare racconto della vittima

La nuova perizia rivaluterà le asserzioni della vittima, vagliando la sua attendibilità nel racconto degli episodi subiti

Una nuova perizia da depositare entro il 22 aprile, disposta dai giudici della Corte d’appello di Salerno, dovrà stabilire la capacità a testimoniare della ragazzina finita vittima di abusi sessuali da parte di tre persone, tutte condannate, con pene di 14 anni per il padre, 10 per la madre e sette per il fratellastro, nel processo di primo grado. La donna era accusata di non aver impedito quelle violenze.

La storia

La perizia fu decisa dai giudici sulla scorta di atti già precedentemente valutati, fondanti per le condanne. La bimba aveva parlato degli abusi subiti da parte del padre e fratellastro. La ragazzina allora aveva solo 10 anni, con gli episodi consumati in un’abitazione di Tramonti, riferiti nel corso dell’incidente probatorio, riportato per ampi stralci nelle motivazioni delle tre condanne emesse dal tribunale di Salerno. I giudici avevano riconosciuto la colpevolezza per i plurimi abusi contro la bambina, condannando il padre a 14 anni di reclusione, con il ruolo di principale responsabile della vicenda, la madre a 10, in aderenza alla richiesta, per omissioni e complicità, e il fratellastro della vittima a sette anni, con la contestuale assoluzione per la moglie dell’uomo. L'inchiesta era nata dalle confidenze di alcuni vicini di casa, facendo scoprire un degrado familiare evidente, nel quale si sarebbero consumate poi quelle violenze. La madre della piccola, invece, confidò alla stessa baby-sitter di svolgere prestazioni a pagamento con altri uomini e di avere un amante, «perché il marito non forniva abbastanza soldi per andare avanti». La casa era frequentata da altri uomini. La nuova perizia rivaluterà le asserzioni della vittima, vagliando la sua attendibilità nel racconto degli episodi subiti. 

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