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Cronaca

Furti, truffe e raggiri, escalation di episodi a Salerno: ecco come evitarli

Dell’Isola (Cisl): “Occorre potenziare i controlli delle forze dell’ordine e le reti sociali. Agli sconosciuti non bisogna fornire mai indicazioni sulla vita privata”

Furti, truffe e raggiri. Gli anziani, notoriamente a rischio, vivono con estremo disagio le notizie che li vedono sempre più spesso nel ruolo di vittime, soprattutto a Salerno. Lo denuncia la federazione dei pensionati della Cisl di Salerno, accendendo i riflettori su un pericolo che potrebbe allargarsi anche alle comunità della provincia, visti gli ultimi casi. "Riceviamo continue segnalazioni da parte dei nostri iscritti – conferma Giovanni Dell’Isola, segretario generale dell'organizzazione – e la preoccupazione aumenta, soprattutto tra quei pensionati che vivono da soli e si sentono sempre più esposti al rischio".
 
Ecco, allora, i consigli della Cisl: “Non fornire indicazioni né sul numero di persone che abitano nell'appartamento né sull'eventuale partenza, evitando di utilizzare per la segreteria telefonica la formula siamo assenti ma preferire in questo momento non possiamo rispondere (parlando al plurale, anche se si abita da soli) e indicando solo il cognome sia sul citofono che sulla cassetta (il nome identifica l'individuo, il cognome la famiglia). Inoltre, sarebbe utile, se si sta via a lungo, non far accumulare la posta nella cassetta, chiedendo a un vicino di ritirarla, e, in assenza di misure antintrusione, fotografare tutti gli oggetti di valore contenuti in casa allo scopo, in caso di furto, di avere più probabilità di ritrovarli in mezzo al bottino recuperato dalla polizia in qualche retata. Infine, attivare se possibile un servizio di pronto intervento su allarme che assicuri un rapido intervento sul posto di una guardia giurata armata, eviterebbe i gravi rischi derivanti da un intervento personale da parte di familiari o amici cui vengono affidate le chiavi e di avere brutte sorprese che rovinano le vacanze".
 
Fin qui le indicazioni pratiche. "Certo, occorre potenziare le reti sociali, quelle che una volta garantivano maggiore sicurezza. Chiediamo alle istituzioni, alle forze dell’ordine, ai familiari e tutti agli organi preposti, nonostante gli sforzi e gli apprezzabili risultati già messi a segno, all'assistenza di farsi carico della situazione di solitudine che riguarda le persone più deboli, esponendole ai pericoli" conclude Dell'Isola. 
 

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