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"Tutti sotto lo stesso Cielo" per lanciare importanti messaggi al Museo Virtuale

Non è bastato un iniziale disguido tecnico a rovinare l'atmosfera della brillante iniziativa che si è tenuta ieri sera presso il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana: un successo

Non è bastato un iniziale disguido tecnico a rovinare l'atmosfera di “Tutti sotto lo stesso Cielo”, brillante iniziativa che si è tenuta ieri sera presso il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana. La cooperativa Galahad, ideatrice e curatrice del Centro per la Legalità di Salerno, situato attualmente presso i locali della parrocchia di San Demetrio, ha lanciato un messaggio di pace e uguaglianza, rievocando la multiculturalità che ha caratterizzato la Scuola Medica Salernitana. Toccanti, le testimonianze di Lamin Ceesay, 17enne del Gambia e Samson Brown, 18enne della Nigeria, entrambi accolti in strutture salernitane e seguiti dal dottor Rosario Caliulo dei Servizi Sociali che li ha presi a cuore. Il primo ha raccontato del suo lungo viaggio per raggiungere l'Italia, dell'arresto in Libia, quando fu sorpreso senza documenti, della sua evasione e dei tre giorni di disperazione trascorsi nella foresta, senza mangiare e nè bere. Ha un fratellino in Gambia, Lamin, rimasto senza genitori: è proprio per aiutare lui che spera di lavorare in Italia e riscrivere un destino che sembrava già segnato. A farsi da portavoce per Samson che non ha ancora perfettamente padronanza della lingua italiana, la giornalista Marilia Parente, nonchè presidente di Galahad che ha presentato la manifestazione: Samson, a differenza di Lamin, non ha scelto di lasciare il suo Paese per cercare fortuna. Un giorno, in Nigeria, fu avvicinato da persone senza scrupoli, mentre frequentava la scuola. Quelle stesse persone di cui Samson non ricorda con piacere le azioni, lo costrinsero a fuggire in Libia, dove, contro la sua volontà, è stato obbligato ad imbarcarsi per emigrare, su un barcone di "persone terrorizzate", come lui ha sottolineato.

 

Tutti sotto lo stesso Cielo/Iniziativa di Galahad al Museo Virtuale/Foto di Pasquale Del Sorbo

Lamin e Samson, con etnie e storie diverse, sono uniti da una passione: la musica. Entrambi, infatti, sono degli ottimi cantautori e, ieri sera, hanno regalato al pubblico delle brillanti perfomances, conquistando scrocianti applausi, con l'accompagnamento musicale di Musikattiva, capitanata da Massimo Santoro, associazione che ne sta seguendo il percorso artistico in collaborazione con le Politiche Sociali. A seguire, è stato proiettato lo spot progresso anti-violenza ideato e realizzato dai ragazzi del Centro per la Legalità, i quali si sono poi cimentati in due divertentissimi sketch comici interpretati dai talentuosi Andrea Bernabò, Sara Galdi, Vincenzo Bisogno e Marialuna Sabatino, nonchè in una canzone intonata dalla bravissima Alessandra Rossi accompagnata dagli stessi Andrea Bernabò e Vincenzo Bisogno. Intenso, l'impegno anche di Alessia Todisco, Alessandra e Jessica Amato, coinvolte nelle attività della cooperativa ed interpreti dello spot, nonchè dei volontari Francesco Bove, Simona Parrilli, Loredana Donadio e Maurizio Maffei. Una serata ricca di contenuti, insomma, dove sono state raccolte anche offerte da devolvere per la raccolta fondi prevista dal I avviso 2014 per l’Acquisto di Beni Materiali con finalità sociale promosso dalla Fondazione Comunità Salerno e di cui Galahad risulta assegnatario. Tra i presenti, le associazioni Migranti senza Frontiere e Salerno la Voce in Capitolo. Un successo.

(Foto di Pasquale Del Sorbo)
 

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