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Cronaca

Solidarietà all’Ucraina, la proposta della Uil Fpl: "Raccogliamo medicinali nelle nostre farmacie"

Il segretario generale di Salerno, Donato Salvato, e la segretaria Enti Locali, Filomena D’Aniello, lanciano l’appello per l’organizzazione, nelle sedi del territorio, una raccolta di farmaci da inviare, tramite organizzazioni umanitarie, alla popolazione civile colpita dalla guerra

Medicinali per l’Ucraina, la proposta della Uil Fpl in una lettera a consorzi farmaceutici e Azienda sanitaria. Il segretario generale di Salerno, Donato Salvato, e la segretaria Enti Locali, Filomena D’Aniello, lanciano l’appello per l’organizzazione, nelle sedi del territorio, una raccolta di farmaci da inviare, tramite organizzazioni umanitarie, alla popolazione civile colpita dalla guerra.

L'appello alla raccolta farmaci

Gli esponenti sindacali spiegano: "Consapevoli della necessità di fare fronte comune per la difesa della pace, delle popolazioni civili, della dignità e della libertà di ogni popolo, desideriamo fare appello affinché le farmacie comunali diventino un presidio per la raccolta di medicinali di primo soccorso e un punto di riferimento per ogni cittadino che desideri aderire liberamente, concretamente e agevolmente a tale raccolta. I presidi farmaceutici comunali, da sempre, sono particolarmente attenti al tessuto sociale più debole e, proprio in questo periodo di emergenza umanitaria e sanitaria, deve essere proficuo e continuo il lavoro della rete di solidarietà, a partire dai servizi legati ai bisogni primari: fornitura di pacchi viveri, di abiti, di farmaci. Vogliamo che le nostre farmacie comunali siano realmente presenti in questa emergenza, che siano un esempio di umanità e di solidarietà, siamo sicuri che tutti i dipendenti faranno lo loro parte, facendosi promotori in prima persona della raccolta di medicinali, organizzandola e promuovendola presso l’utenza, perché non possiamo e non dobbiamo mai essere indifferenti per ciò che accade intorno in noi – concludono – Contro la follia della guerra, chiediamo alle farmacie comunali del Cfi e del Cofaser, per il tramite delle rispettive amministrazioni, di esserci: siamo tutti fratelli, siamo tutti ucraini".

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