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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tumore per l'uranio impoverito: il Tar di Salerno accoglie ricorso di un militare

Il Ministero della Difesa non ha riconosciuto nessun effetto di correlazione tra la malattia e il servizio svolto in quei luoghi

E’ stato accolto, dai giudici della Terza sezione del Tribunale di Salerno, il ricorso presentato da un Caporale maggiore dell’Esercito, in servizio a Salerno, contro il Ministero della Difesa. La questione riguarda il legame tra la neoplasia testicolare di cui è affetto il militare e il suo impiego in Kosovo, un territorio dove le polveri di uranio impoverito sono purtroppo molto presenti. 

La vicenda 

Il Ministero della Difesa non ha riconosciuto nessun effetto di correlazione tra la malattia e il servizio svolto in quei luoghi. Di parere opposto il Tar di Salerno secondo cui dovrebbe essere la Pubblica Amministrazione a tratteggiare una seria probabilità di insorgenza della malattia per aver frequentato certe zone, a fronte delle accertate patologie tumorali contratte anche da altri soldati presenti nei Balcani. In particolare, secondo i giudici, il Comitato avrebbe dovuto sottoporre il Caporale a un monitoraggio medico continuo, effettuando le visite mediche per un periodo di cinque anni dopo la missione nell’area balcanica nel 2008, con un controllo ogni 4 mesi dopo i primi 3 anni ed ogni anno per gli ultimi due. Invece è stato sottoposto alle visite una sola volta. Intanto,  la carriera del Caporale è continuata con altre missioni, fino a raggiungere Salerno nel 2015, da dove partì per la missione Onu in Libano. Dopo soltanto un mese, però, il militare fu obbligato a tornare in Italia per un‘operazione di urgenza a causa proprio della neoplasia testicolare. 

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