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Cronaca

Soldato salernitano torna dalla guerra e muore: la famiglia verrà risarcita

Ad accordare la cifra alla famiglia di Fabio Senatore è stato il Tribunale di Roma che, secondo il legale dell'Osservatorio Militare "ha riconosciuto il nesso di causalità tra l'esposizione alle polveri di uranio impoverito e la patologia tumorale"

La famiglia di un giovane militare salernitano, Fabio Senatore,  morto nel 2005 all’età di soli 23 anni per un tumore contratto mentre era in missione in Bosnia, verrà risarcita. Ad accordare la cifra alla famiglia del soldato è stato il Tribunale civile di Roma che, con questa sentenza, secondo Angelo Fiore Tartaglia, legale dell’Osservatorio Militare, “ha riconosciuto il nesso di causalità tra l’esposizione alle polveri di uranio impoverito e la patologia tumorale”.

Inoltre lo scorso 8 marzo la Corte d’Appello di Roma ha respinto il ricorso contro la sentenza presentato dal Ministero della Difesa, teso a bloccare il risarcimento. Il militare ha trascorso otto mesi (dal novembre 2002 al giugno 2004) in Kosovo nell’ambito della missione internazionale di pace in Bosnia Erzegovina con l’incarico di fuciliere. Ha prestato servizio in territori pesantemente bombardati dalle forze Nato tra il 1995 e il 1999 senza – viene evidenziato dall’avvocato – essere stato informato dei rischi e senza necessarie misure precauzionali.
 

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