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Cronaca

Il Natale a Salerno e la 4° ondata Covid tra rialzo dei casi ed eventi annullati, ma ressa per le Luci. I cenoni? Meno rischiosi solo con il tampone

Delicatissima, la situazione a Salerno città, come nel resto della provincia. Aleggia confusione anche per i vaccinati che, seppur più protetti, non risultano in ogni caso immuni, eppure assumono comportamenti molto rischiosi in termini di contagi con tutte le conseguenze del caso

Delicata, anzi, delicatissima, la situazione pandemica a Salerno città e, più in generale, nel territorio provinciale e regionale. Salgono di giorno in giorno i contagi, purtroppo, mentre vengono rinviate ed annullate iniziative già in programma nei giorni di festa, anche per effetto delle ultime ordinanze regionali sul divieto di eventi al chiuso, di feste e dell'asporto di bevande diverse dall'acqua. Eppure, non mancano comportamenti imprudenti da parte di cittadini e gestori di locali che mettono a rischio la salute dell'intera comunità. In particolare, un lettore ci ha raccontato di aver rinunciato ad un pranzo al ristorante, in settimana, in quanto il tavolo prenotato per la sua famiglia era a pochi centimetri di distanza dal tavolo di altri clienti del locale, a lui estranei, eppure per nulla distanziati e, inevitabilmente, senza mascherina per consumare i pasti. Non si tratta del primo caso denunciato dai cittadini: emerge che, tristemente, molte volte, l'esigenza di guadagnare superi quella di tutelare la salute propria e quella altrui, esponendo ad un alto rischio di contagio clientela e personale stesso del locale. E' giusto sottolineare come, nonostante siano tanti i gestori rispettosi delle norme anti-Covid, l'errore dei trasgressori finisca con il costare caro all'intera cittadinanza.

La confusione sulla falsa immunità

Troppi, inoltre, i vaccinati che non hanno ancora compreso come le dosi ricevute garantiscano sì protezione, ma non immunità totale al virus: nonostante questo dato accertato, tante le persone che si comportano come se il Covid fosse scomparso, tra mancato utlizzo di mascherine e distanziamento interpersonale inesistente. Tali imprudenze favoriscono il proliferare del contagio, tra gli stessi vaccinati e tra i non vaccinati. Capitolo a parte, quello dei negazionisti che, incuranti dei decessi e dei drammi familiari patiti da chi ha contratto il Covid, rifiutano di rispettare persino le norme base di igiene anti-contagio, fungendo da vettori incontrollati del virus.

L'auspicio

L'auspicio è che si arrivi, finalmente, ad una presa di coscienza collettiva, al fine di far prevalere il buon senso ed il rispetto, innanzitutto, per la vita, con comportamenti responsabili, seguendo accuratamente le indicazioni ormai note a tutti, quali l'uso della mascherina, il distanziamento e l'igienizzazione delle mani. Oltre che il ricambio d'aria costante degli ambienti.

Cenoni covid-free

Circa i cenoni di Natale e Capodanno, tanto attesi da chi necessita di riabbracciare familiari vicini e lontani, occorre adottare alcune fondamentali precauzioni, al fine di non rinunciare nè all'occasione e nè alla sicurezza. Come suggerito dagli esperti, infatti, a prescindere dal possesso del Green Pass, è opportuno sottoporsi a un tampone e assicurarsi che ogni partecipante dell'evento conviviale programmato, abbia ottenuto, a sua volta,  esito negativo al controllo. Solo così e sempre evitando contatti troppo ravvicinati tra non conviventi, sarà possibile, probabilmente, vivere le feste senza rischiare di contagiarsi e di pagare a caro prezzo il rispetto delle tradizioni natalizie in famiglia.

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