Vaccini anti-Covid ai fragili, i medici di base: "Non ci tiriamo indietro"
La nota: ."Abbiamo anche richiesto con forza una buona organizzazione del lavoro che ci aspetta, meno burocrazia nelle procedure, regole certa sulla gestione delle dosi"
Riflettori puntati sul caso delle registrazioni dei pazienti fragili affidate ai medici di base, dalla Regione Campania. Presidente e segretario provinciali della Fimmg Salerno, rispettivamente Francesco Benevento ed Elio Giusto, fanno sapere che il Comitato Regionale si è riservato la valutazione dei rilievi pervenuti dopo che i medici di famiglia sono stati letteralmente presi d’assalto, con richieste telefoniche dei pazienti talmente numerose da farne diventare praticamente impossibile la gestione.
La nota della Fimmg Salerno
"Oggi la Medicina Generale stà subendo un attacco mediatico ingiustificato ed ingeneroso, ma i medici di famiglia non hanno detto NO alla registrazione dei pazienti fragili. La FIMMG in sede di Comitato Aziendale ha ribadito la disponibilità della categoria alla vaccinazione, facendo richiesta di “semplificazioni nella procedura delle registrazioni, motivando che queste lungaggini avrebbero sottratto tempo alla normale gestione dei nostri ambulatori, già di per sé in affanno, causa la marcata evoluzione della contagiosità nella nostra Provincia. Abbiamo anche richiesto con forza una buona organizzazione del lavoro che ci aspetta, meno burocrazia nelle procedure, regole certa sulla gestione delle dosi. Tutte le richieste fatte vanno nella direzione di imprimere maggiore velocità nel vaccinare tutta la popolazione della Provincia, con modalità operative adeguate alla gravità del contagio che si registra.
Sia ben chiaro però che la Medicina Generale di questa Regione non intende divenire il capro espiatorio di un sistema che ad oggi ha mostrato evidenti e numerose criticità, non ultima la scarsità di vaccini con conseguente allungamento dei tempi vaccinali.
Siamo orgogliosi del contributo che abbiamo dato e stiamo dando in questa pandemia, ed anche in questa circostanza non ci tireremo indietro e non permetteremo che si mandi all’esterno l’immagine di una categoria, che “pesa” l’impegno della vaccinazione anti COVID rapportandolo solo ad un maggiore impegno burocratico, anche se ciò comporterà inevitabilmente disagi e minor tempo da dedicare ai nostri pazienti".