Rischio pena di morte per i Marò, Falvella attacca Comune e Provincia

“Si sono dimenticati dei due sottoufficiali di Marina. In passato, forse, l’hanno fatto solo perché gli faceva comodo”. Queste le parole di Marco Falvella, presidente dell’Associazione Internazionale Vittime del Terrorismo che ha affrontato il tema riguardante il rientro in Italia dei sottufficiali di Marina del reggimento San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

In merito alle notizie che vedono la possibile esecuzione della pena di morte per i militari italiani, Falvella ha detto: "Dal momento dell’arresto dei due Marò, in particolare dal febbraio 2012, sia il Comune che la Provincia di Salerno hanno lanciato messaggi importanti chiedendo il ritorno in patria dei militari. Da allora però sembra che entrambe le istituzioni si siano dimenticate della vicenda. Spero vivamente che non sia stata fatta, per l’ennesima volta, demagogia sulla questione. Inoltre - ha proseguito Falvella - mi auguro che il Governo italiano si renda conto della propria responsabilità sulla vicenda dei due giovani dei militari Latorre e Girone e che, si muova concretamente e non solo verbalmente”. “Ho inviato una lettera a Sonia Gandhi, presidente dell’Indian National Congress,”, ha concluso il numero uno dell’Aivit, “nella quale, chiedo un incontro per discutere sulla posizione dei due giovani militari”.

Proprio ieri, intanto, il deputato di Fratelli D'Italia, Edmondo Cirielli, ex presidente della Provincia di Salerno, ha scritto su Facebook: "Siamo in Ambasciata con i due nostri marò. Massimiliano Latorre ci ha appena detto che è emozionato per la presenza della delegazione parlamentare a New Delhi. È un brutto momento per lui, ma la nostra presenza qui, oggi, gli dà grande forza per andare avanti. Sono anch’io molto commosso", ha fatto sapere Cirielli, componente della Commissione Esteri della Camera e in visita a New Delhi per incontrare i due marò.