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Cronaca

Vigili del Fuoco, Mario Antonio Dettori: elogio ad un eroe silenzioso

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

La storia ci è stata segnalata dal salernitano Bruno Bove, il noto Caporeparto dei caschi rossi in congedo, pluridecorato e insignito, nel 2002, alla Croce di Cavaliere della Repubblica per meriti di servizio. Un altro eroe silenzioso si distingue tra i caschi rossi: si tratta di Mario Antonio Dettori, di origini sarde ed in servizio a Roma. Ad elogiare l'istruttore ginnico, proprio Bove che rende noti due suoi lodevoli interventi, per i quali Dettori attende il passaggio di grado nei Vigili del Fuoco. "Ove tutti fuggono, io vado": questo il motto dei caschi rossi al quale Dettori è da sempre fedele. Lo sa bene l'allievo al quale, il 20 luglio del 2010, ha salvato la vita. Presso la scuola di formazione di base, infatti, il malcapitato, durante l'allenamento, si accasciò al suolo: momenti drammatici per l'allievo che aveva smesso di respirare. A rianimarlo tempestivamente con tutte le manovre del caso, Dettori che, vista la gravità della situazione, ha poi provveduto a servirsi del defibrillatore, riportando in vita il giovane che è stato poi condotto con l'elicottero in ospedale. Quattro anni, dopo, il 26 maggio, presso le scuole antincendio di Capannelle, a Roma, Dettori ha prestato soccorso ad un allievo che aveva tentato il suicidio impiccandosi. Ogni tentativo fu effettuato anche allora, anche se purtroppo per il giovane non c'è stato nulla da fare. Queste solo alcune delle azioni compiute quotidianamente da Dettori, dalle grandi qualità professionali ed umane.

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