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Cronaca

Vigili aggrediti sul lungomare di Salerno, i sindacati: "Pistole elettriche e corsi di autodifesa"

Le sigle sindacali di Cisl e Uil esprimono la loro preoccupazione a seguito degli ultimi episodi di violenza verificatisi contro gli agenti della polizia municipale

Dopo gli episodi di violenza contro i vigili urbani sul lungomare di Salerno esplode la protesta delle sigle sindacali. Nel mirino finiscono i venditori ambulanti non in regola. “Stupefacenti, ambulantato selvaggio, abusivismo commerciale, materiali contraffatti, ordine pubblico e chi più ne ha più ne metta: questo è ciò che si verifica passeggiando sul lungomare cittadino e questo è ciò contro cui sta lottando in completa solitudine la Municipale di Salerno è paradossale che gli agenti vengano continuamente denigrati da politici di turno che ne contestano la scarsa presenza sul territorio ed essere considerati “cialtroni “o come causa di “vergogna nazionale” quando esercitano i loro diritti di assemblea e allo stesso tempo si permette che questi vengano ignorati da Prefettura e Questura che, a tutt’ oggi, ancora non approntano un idoneo servizio interforze sul lungomare, consentendo che sia la sola polizia municipale a caricarsi delle solite problematiche” dichiara Adolfo Abate, coordinatore della Polizia Locale per la Cisl Funzione pubblica di Salerno. “Il lungomare è diventato ormai territorio con gravi problemi di ordine pubblico e quindi di competenza di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza. E’ una “vergogna nazionale” che un datore di lavoro privato venga giustamente sottoposto a controlli capillari sul rispetto delle norme di sicurezza, mentre un ente pubblico disattende continuamente le stesse norme consentendo che i propri dipendenti della Municipale siano continuamente esposti a potenziali rischi e debbano addirittura elemosinare la fornitura di radio ricetrasmittenti o la completa fornitura dei capi di vestiario”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Raffaele Vitale, segretario aziendale della Cisl Funzione pubblica di Salerno. “Il grido d’allarme è stato lanciato dalle organizzazioni sindacali già nel 2013 e ribadito ancora nell’ ultimo incontro 12 settembre scorso con l’assessore Mimmo De Maio dai rappresentanti di Cisl, Uil e Csa, dove è stata dichiarata formale diffida ad escludere la colpa lieve da parte dell’Amministrazione nel caso avvenissero incidenti a colleghi che si trovassero ad operare in condizioni di scarsa sicurezza. Come sindacato - aggiunge - esprimiamo la piena solidarietà agli agenti aggrediti, comunicando che farà di tutto per tutelare gli operatori di polizia municipale nelle sedi competenti , comunicando altresì ai propri iscritti di tutelare la propria sicurezza in prima persona e di astenersi dall’effettuare interventi che possano compromettere la propria incolumità. Inoltre, informeremo gli organi di controllo della sicurezza sul lavoro per i provvedimenti da adottare in tema di mancato rispetto delle norme di sicurezza da parte del Comune di Salerno”. Sulla questione è intervenuto anche Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Funzione pubblica di Salerno: “Agli agenti va tutta la solidarietà del sindacato che rappresento. Al Comune di Salerno chiedo tempi brevi per le nuove assunzioni. La carenza di personale e l’età media alta degli agenti sono problematiche connesse alla precaria sicurezza dei poliziotti della Muncipale impegnati sul territorio della città capoluogo”.

Dura anche la presa di posizione della Uil di Salerno. "Telecamere sul lungomare, corsi di autodifesa personale e dotazione di pistola elettrica Taser per tutti gli agenti della Municipale di Salerno. Le belle parole di solidarietà dei politici adesso servono a poco per quei colleghi che sono stati aggrediti e, per sempre, non potranno dimenticare quei momenti interminabili": Donato Salvato, segretario generale della Federazione poteri locali della Uil di Salerno interviene sulla questione con una serie di proposte: "Oltre le parole servono i fatti. In primis a partire dalle nuove assunzioni, che servono subito per svecchiare un Corpo che anagraficamente ha un'età media davvero alta. Il Comune di Salerno deve concretizzare quanto affermato negli ultimi giorni, perché dei lavoratori non possono pensare di essere aggrediti solo perché tentano di fare il proprio dovere". Poi la questione si sposta sul tema nazionale."Il decreto ministeriale 145 del 1987, quello che regolamenta l'armamento in dotazione alla polizia municipale, deve cambiare. Da tempo, come sindacato, lo chiediamo al Governo. Non si può pensare che ci siano agenti di serie A e serie B. Quelli della municipale svolgono un lavoro delicato, soprattutto a Salerno". E qui l’appello al Comune guidato dal sindaco Enzo Napoli: “Era il 2007 quando l’allora primo cittadino Vincenzo De Luca dotò di manganelli i vigili urbani di Salerno. Ora bisogna andare oltre. L’Ente installi delle telecamere sul lungomare, per monitorare chi non rispetta la legge, dia la possibilità ai suoi lavoratori di prendere parte a corsi di autodifesa, visto anche la collaborazione con associazioni che già offrono servizi gratuiti alla cittadinanza in collaborazione il Comune, e doti tutti gli agenti della Municipale di pistola elettrica,  che trasmettono impulsi in grado di immobilizzare temporaneamente la persona che in quel momento è fonte di pericolo. Non servono le richieste roboanti, ma semplice programmazione”, ha concluso Salvato.

Solidarietà  agli agenti salernitani è arrivata dal segretario confederale della Federazione poteri locali della Uil di Salerno Gerardo Bracciante:“C’è una recrudescenza delle  attività criminose e la tutela del territorio non può essere lasciata ai pochi agenti di polizia municipale. E’ del tutto evidente che debba essere rivista l’organizzazione dell’intero Corpo, distribuito attualmente in tre turni lavorativi e riducendo, così, notevolmente  il numero di agenti adibiti alle attività di controllo. L’episodio assume maggiore  rilevanza perché gli agenti , pur essendosi qualificati, sono stati oggetto di aggressione forse proprio in dispregio della funzione da loro ricoperta”. Parole simili anche dai delegati sindacali della Polizia municipale di Salerno della Uil, Ciro Carbonaro e Achille Pironti: “Esprimiamo preoccupazione e sdegno per quanto  accaduto. Ai colleghi va il nostro sostegno e la piena solidarietà”, hanno detto. “Quanto verificatosi è la prova che, a nostro avviso, la città non è adeguatamente controllata, al punto che i delinquenti possono agire indisturbati. E’ inutile sbandierare, a mo’ di spot pubblicitario, statistiche di reati in diminuzione. Le attività criminose non si combattono  con i numeri ma con più uomini e mezzi sulla strada”.

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