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Cronaca Nocera Inferiore

Nocera "perde" Villa dei Fiori, Vuolo sulla sentenza del Tar che respinge il ricorso: “Ha perso la città”

L’amministratore Vuolo: “Il sindaco uscente con la sentenza del Tar si toglie uno sfizio contro la città. Nocera perderà Villa dei Fiori, che andrà altrove. Grazie a Torquato e ai suoi sodali la città perderà posti di lavoro, servizi sanitari, qualità della vita. Faremo ricorso al Consiglio di Stato”

“Una grande opportunità per la città di Nocera buttata nel secchio”. Lo ha osservato Domenico Vuolo, amministratore di Villa dei Fiori, dopo che il Tar ha respinto il ricorso della casa di cura contro la richiesta del Comune di ulteriori documenti per l’ampliamento della struttura. “Il sindaco e i consiglieri che si sono schierati con lui – ha detto Vuolo - hanno vinto, per ora, sul piano burocratico, potremmo dire che si è tolto uno sfizio, ma contro chi? Contro la città e i cittadini. Adesso l’imprenditore che voleva investire su Nocera andrà da un’altra parte. Nocera perderà una valanga di posti di lavoro, compresi quelli legati alla realizzazione del progetto. I cittadini perderanno una serie di servizi sanitari altamente qualificati. Insomma, meno lavoro, meno salute, più povertà sociale ed economica. Complimenti al sindaco, e a chi lo ha appoggiato, per aver ottenuto questi grandi risultati. E non si dica che tutto questo è stato fatto in nome della legge perché non è vero”.

Lo sfogo

Il Tar ha bocciato l’ampliamento della struttura. “Il Tar ha solo detto che il Comune aveva il diritto di chiedere altra documentazione. È una sentenza secondo noi del tutto sbagliata, ma non boccia l’ampliamento. La verità è che il Comune non ha mai voluto, in sette anni, costruire una soluzione che andasse a favore della città, ha voluto solo distruggere a tutti costi un progetto che perfino la giunta aveva riconosciuto di pubblica utilità. Eppure la soluzione era semplice, i documenti aggiuntivi che aveva chiesto noi li abbiamo messi subito a disposizione, chiedevamo solo di non ricominciare un iter folle durato già sette anni. La risposta è stata sbatterci la porta in faccia, a noi, ai lavoratori, ai sindacati, ai cittadini. Perché il loro obiettivo non era avere altri documenti ma far saltare tutto. Il rispetto delle norme non c’entra niente, è un alibi puerile. Il Tar parla di progetto preliminare quando la Conferenza dei Servizi ha approvato un progetto che lo stesso Comune definisce definitivo, e in più per legge la determinazione della Conferenza dei servizi sostituisce tutti gli atti di assenso delle amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici. Ma è solo una delle incongruenze della sentenza del Tar. Abbiamo già conferito l’incarico per il ricorso al Consiglio di Stato”. “Al di là di tutto - aggiunge Vuolo – quel che fa male è vedere il disinteresse di certi politici per il bene della città. Tutte le amministrazioni del mondo cercano di attrarre investimenti sul proprio territorio per creare lavoro e sviluppo, a Nocera avviene il contrario. È assurdo. E poi si fanno le marce pre elettorali contro la criminalità, impedendo la crescita di ciò che la criminalità la combatte davvero, il lavoro e lo sviluppo", ha concluso amareggiato.

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