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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Odissea in ospedale, la testimonianza da Sapri: "Una storia di mala sanità"

Vito Caiafa ha raccontato quanto è accaduto a sua moglie, rendendo pubblica la disavventura. Ha scelto il proprio profilo Facebook per far conoscere la "storia di disagio", per ringraziare chi è stato vicino ma anche per denunciare

"Attenzione alla mala sanità, perché la mala sanità può uccidere". Il racconto-sfogo, pubblicato attraverso Facebook è svelato da Vito Caiafa, un uomo originario di Sapri. "La mia compagna  - scrive - nei prossimi giorni dovrebbe finalmente tornare a casa dopo oltre 40 giorni d'inferno. Siamo partiti il 10 novembre da Sapri diretti a Torino, dove Tina è stata sottoposta ad un delicato intervento di alta chirurgia alla schiena, perchè alcune ernie la impedivano nei movimenti. Intervento invasivo, ma riuscito perfettamente e quindi risolutivo". Poi l'odissea

I dettagli


"Viene dimessa dopo pochi giorni, ma noi restiamo ancora una settimana a Torino, perchè Tina non era in grado di viaggiare. Nei giorni successivi, Tina accusava un dolore al fianco sinistro e gli si era gonfiata pure la gamba nello stesso lato: abbiamo fatto presente l'inconveniente alla dottoressa che ha tolto i punti di sutura e la stessa, ci rassicurava che era tutto nella norma. Ritornati a casa, la dottoressa di Tina le ha fatto fare ecocolordoppler che le diagnostica una sacca di sangue al fianco sinistro, di venti centimetri. Panico e corsa in ospedale di Sapri per una tac urgente; conferma dell'accumulo di sangue e ricovero".

La seconda tappa


"C'era il timore di emorragie interne in corso: trasferimento in serata nella chirurgia d'urgenza al Ruggi di Salerno. Qui inizia il dramma: piena emergenza covid, mancanza di posti letto, dopo ore in barella ne trovano uno, ma la mettono nella stanza sbagliata: sporcizia, acqua gialla dal rubinetto, cibo sempre freddo ... e 4 giorni a digiuno perchè ledovevano fare una tac che rinviavano continuamente. Lei già fortemente debilitata per l'intervento e il digiuno forzato, è diventata anche positiva al Covid. Si è creata una situazione tragica e senza via d'uscita, pensavamo davvero di non farcela. Ci siano trovati in una situazione surreale e inaspettata e continuavano a spostarla nei reparti dello stesso ospedale.  Su mia richiesta, sono intervenuti gli amici di Cittadinanza attiva, il dirigente Regionale Lorenzo Latella  Margaret Cittadino del Tribunale del malato di Salerno, e Domenico Vrenna della Cgil Sanità. Grazie a loro e all'intervento del Sindaco di Sapri Antonio Gentile presso il direttore generale dell'Asl di Salerno, siamo riusciti a monitorare la situazione. Per fortuna Tina è sempre stata asintomatica e non ha sviluppato la malattia, altrimenti sarebbe stata la fine. La sanità va riformata e potenziata sul territorio, abbiamo tantissimi medici e infermieri di eccellenza. Gli ospedali non possono essere aziende ma devono curare".

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