Sedici anni fa la "Yasmina" si arenava sul lungomare di Salerno: il ricordo
La nave, battente bandiera dello stato di Saint Vincent-Grenadines, dovette affrontare una mareggiata di una forza così violenta che la proiettò direttamente sul litorale
Sono passati sedici anni (era il 4 febbraio 2003) da quando, improvvisamente, una nave sconosciuta si arenò sul lungomare Tafuri di Torrione, a Salerno. Era la Yasmina Kingstown di proprietà dell’Armatore Quay Success Ltd delle Isole Vergini Britanniche e battente bandiera dello stato di Saint Vincent-Grenadines, si ‘accasciò’, quasi senza più forze, sul litorale salernitano e vi rimase fino al 15 settembre dello stesso anno.
La nave
Venti gli uomini che ne formavano l’equipaggio e che, in attesa di entrare nel porto di Salerno, si ritrovarono a fronteggiare condizioni meteorologiche avverse e tali da trascinare la nave sul bagnasciuga della spiaggia di Torrione. La nave dovette affrontare una mareggiata di una forza così violenta che la proiettò direttamente sul litorale: il suo carico consisteva in ben 34 tonnellate di nafta, 17 mila litri di olio combustibile e ben 160 tonnellate di nafta solida. I primi tentativi di recupero, purtroppo, non risolsero niente e per questo si fece ricorso a due rimorchiatori del Porto di Napoli, Mastino e Punta Campanella, che intrapresero le operazioni con l'aiuto di una draga e di due pescherecci, cui era stato assegnato il compito di rimuovere la sabbia che si era depositata ai lati dello scafo della nave. Nemmeno questo intervento servì: le operazioni successive di recupero della Yasmina, avvenute grazie al rimorchiatore Olanda e alla draga Salamander, durarono complessivamente 169 giorni, durante i quali la nave divenne una vera e propria attrazione non solo per i salernitani, ma anche per tanti turisti e semplici passanti insuriositi per la sua presenza nel cuore della città.
Foto di G. Gambardella