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La riforma economico-amministrativa di Papa Francesco e della Santa Sede

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Bergoglio istituisce "motu proprio" una nuova struttura di coordinamento, composta anche da un Consiglio e da un Revisore. Padre Lombardi: "Garantiranno migliore utilizzazione delle risorse e supporto per i programmi rivolti a poveri ed emarginati". Confermato il ruolo dell'Apsa "banca centrale vaticana", ignorato lo Ior
Papa Francesco prosegue la riforma economico-amministrativa della Chiesa e della Città del Vaticano. Il Pontefice ha istituito una "nuova struttura di coordinamento per gli affari economici e amministrativi", una sorta di superministero vaticano dell'Economia. La struttura si compone della nuova "Segreteria per l'economia" guidata dal cardinale George Pell, 72 anni, attuale arcivescovo di Sidney; del nuovo "Consiglio per l'economia", costituito da otto cardinali o vescovi e sette laici, di varie nazionalità con competenze finanziarie e riconosciuta professionalità; di un nuovo "Revisore generale".
Quanto alle funzioni dei nuovo organismi, la Segreteria "avrà autorità su tutte le attività economiche e amministrative all'interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano", ha spiegato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, sarà responsabile per la preparazione di un budget annuale per la Santa Sede e lo Stato Città del Vaticano, nonché la pianificazione finanziaria e le varie funzioni di supporto quali le risorse umane e l'approvvigionamento. La Segreteria sarà inoltre tenuta a redigere il bilancio dettagliato della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano".
Il Consiglio per l'economia, invece, "determina le politiche e le direttive, che la Segreteria dell'economia attua" ha spiegato Lombardi, sottolineando come le modifiche "consentiranno il coinvolgimento più esplicito di esperti di alto livello di esperienza in amministrazione finanziaria, pianificazione e reporting. Esse garantiranno una migliore utilizzazione delle risorse, migliorando il supporto disponibile per vari programmi, in particolare quelli rivolti al lavoro con i poveri e gli emarginati".
Il nuovo Revisore generale, nominato dal Santo Padre, potrà svolgere "revisioni di qualsiasi agenzia o istituzione della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano". "La Prefettura per gli affari economici, guidata attualmente dal cardinale Giuseppe Versaldi, viene a essere in rapporto con il Revisore", ha spiegato Lombardi rispondendo alle domande dei giornalisti.
La riforma economico-amministrativa non tocca l'Apsa (Amministrazione del patrimonio della sede apostolica), confermata "come Banca Centrale del Vaticano, con tutti gli obblighi e le responsabilità delle istituzioni analoghe in tutto il mondo". E' la prima volta che l'Apsa, dove lavorava il controverso monsignor Nunzio Scarano e attualmente guidata dal cardinale Domenico Calcagno, viene definita ufficialmente "Banca Centrale".
Confermata anche la funzione dell'Aif (Autorità di informazione finanziaria), guidata sino a poco tempo fa dal cardinale Attilio Nicora, andato in pensione, e dal segretario, l'esperto di anti-riciclaggio René Bruelhart, che "continuerà a svolgere il suo ruolo attuale e fondamentale di vigilanza prudenziale e disciplina all'interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano".
Nessuna menzione dello Ior (Istituo per le opere di religione). "Non vi è nessuna determinazione", ha chiosato Lombardi. Non vengono citate espressamente, ma strutture come il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano così come dicasteri dotati di budget consistente come la Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli (Propaganda Fide) dovranno rispondere a questa nuova struttura. Con l'istituzione della nuova struttura, si conclude anche il compito del Consiglio dei 15 cardinali per la Riforma economico amministrativa.
Il "motu proprio" del Papa verrà pubblicato nel pomeriggio dall'Osservatore Romano. Il Papa "ci teneva" che l'istituzione di due nuovi organismi, la Segreteria economica e il Consiglio economico, "venisse comunicata oggi" ha riferito padre Federico Lombardi, ricordando che il Consiglio dei 15 cardinali per la riforma economico amministrativa si è riunito con il Papa mercoledì scorso e si riunisce ancora oggi, dopo di che "cessa la sua funzione" per lasciare il posto al nuovo Consiglio per l'Economia.
L'annuncio odierno, ha chiarito ancora il capo della Sala Stampa vaticana, "giunge in seguito alle raccomandazioni della rigorosa revisione condotta dalla Commissione referente di studio e di indirizzo sull'organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede (Cosea)". Raccomandazioni che "sono state esaminate e approvate sia dal Consiglio di cardinali istituito per consigliare il Santo Padre sulla riforma della Curia romana", il cosiddetto "C8" che si è riunito da lunedì a mercoledì scorso, "sia dal Consiglio di 15 cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede'", riunito oggi prima di sciogliersi.
Dal Cav. Attilio De Lisa di Sanza (Sa) della Diocesi di Teggiano-Policastro in Regione Campania.

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