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Economia

Autostrade del Mare: il convegno alla Stazione Marittima

Nel corso dell’iniziativa l’attenzione è stata focalizzata sull’importanza del porto di Salerno, che assume la valenza di punto cardine intorno al quale ruota il sistema dei porti campani

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

“Autostrade del mare: l’intermodalità che vince”. Questo il tema al centro dell’incontro organizzato da Propeller Club Salerno, che si è tenuto alla Stazione Marittima di Salerno. Nel corso dell’iniziativa l’attenzione è stata focalizzata sull’importanza del porto di Salerno, che assume la valenza di punto cardine intorno al quale ruota il sistema dei porti campani, con i terminal Cartour e Grimaldi. Sono intervenuti Andrea Annunziata, Presidente AdSP Mar Tirreno Centrale; Ferdinando Autuori, Presidente Ag. Marittima Michele Autuori; Domenico De Rosa, Ceo del Gruppo SMET; Giuseppe Cocozza, Dir. Marketing di Salerno Container Terminal. Modera Maurizio De Cesare, Presidente Propeller Club Salerno. La modalità combinata gomma-mare è uno dei più efficaci e performanti modelli di trasporto delle merci che limita l’impatto ambientale, migliora il welfare degli addetti al trasporto terrestre, garantisce tempi certi di percorrenza e, non da ultimo, contiene le probabilità di incidenti sulla rete viaria.

“Le autostrade del mare sono una best practice tutta italiana che è stata ideata a Salerno oltre 25 anni fa, con i primi collegamenti che l’armatore Grimaldi ha avviato con la Spagna – ha spiegato Domenico De Rosa, Ceo del Gruppo SMET  - Noi del Gruppo SMET abbiamo subito colto la straordinaria visione di un trasporto intermodale sostenibile, che garantisse il giusto equilibrio tra sicurezza e tutela dell’ambiente; per questo abbiamo fatto nostro il driver di riferimento verso il mercato”. De Rosa ha, poi, aggiunto: “Ci sono, tuttavia, delle significative criticità relative allo scalo, che devono essere analizzate e affrontate seriamente; queste, infatti, causano una congestione non più sopportabile che rischia di ledere il volume di traffico che orbita intorno allo scalo di Salerno, il quale resta il punto di riferimento del Mezzogiorno e che ha la responsabilità di essere la prima industria della provincia di Salerno”.


 

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