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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Centrale del Latte: Cgil, Cisl e Uil contro De Luca annunciano scioperi

I sindacati: "Le ultime vicissitudini dimostrano che pur di trovare una giustificazione agli occhi dei cittadini salernitani, per fare cassa tramite la vendita dell’Azienda si è continuato ad utilizzare argomentazioni menzognere"

"All'incontro tra i dipendenti dell’Azienda ed il Sindaco Vincenzo De Luca in data 8 aprile 2013 si erano miseramente sgretolate le promesse fatte nelle campagne elettorali, prima regionali, poi comunali: quando il signor Sindaco fregiandosi in prima persona del ruolo primario che l’Azienda ricopre nel contesto socio/economico salernitano, rassicurò tutti che in caso di rielezione La Centrale del Latte, gioiello di famiglia, mai sarebbe caduta in mani altrui". A ricordarlo, il volantino unitario dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. "Le ultime vicissitudini dimostrano che pur di trovare una giustificazione agli occhi dei cittadini salernitani (legittimi proprietari della Centrale), per fare cassa tramite la vendita dell’Azienda si è continuato ad utilizzare argomentazioni assolutamente menzognere rispetto ad una realtà totalmente diversa da quanto ultimamente dichiarato dal sindaco".

Tra queste, i sindacati citano "l’utile maturato nell’anno 2013 sembrerebbe ammontare a circa 600.000 € nonostante la crisi economica che attanaglia l’Italia, il fatto che nelle casse del Comune di Salerno fra il 2012 e 2013 sono stati versati ben 2.500.000 utilizzati per finalità non note del bilancio comunale ed inficiando di fatto qualsiasi possibile sviluppo industriale dell’Azienda. Ancora, che i trend delle vendite degli ultimi mesi registrano andamenti di tutto rispetto confrontati ai maggiori colossi nazionali potenziali nostri acquirenti (quasi tutti in perdita), con addirittura un incremento di circa il 3% negli ultimi 2 mesi e che L’Azienda è in espansione sui nuovi territori distributivi di Caserta ed Avellino Nord".

"Sembra logico per i motivi suddetti chiedersi da dove nasce l’urgenza di cedere la nostra Azienda? Perché alle ripetute istanze relative alla necessità di predisporre un piano industriale si è risposto solo col prosciugamento delle casse della Centrale? La verità oramai è sotto gli occhi di tutti, dopo 86 anni di vita, il futuro del gioiello di famiglia non può essere gestito con leggerezza esclusivamente per la precisa esigenza di realizzare un introito da destinare alle casse comunali", sbottano i sindacati. "E dove sono le grandi schiere di investitori e colossi del settore evocati dal Sindaco De Luca. Ribadiamo che i Sindacati ed i Lavoratori erano contrari da sempre alla vendita dell’Azienda quando erano presenti più interlocutori e lo sono ancora oggi quando ne sono rimasti solo due: una cordata di imprenditori locali che ha solo il pregio di voler salvare la Centrale del latte dalla chiusura garantendone la continuazione ed un finanziere salernitano che opera nel comparto lattiero caseario e pastaio, del quale le cronache nazionali lasciano ben comprendere quali potrebbero essere i possibili futuri scenari degli stabilimenti di proprietà (Newlat, Buitoni, Pezzullo, Corticelle, Piana del Sele), ove esiste la cassa integrazione e la mobilità", continuano.

"Le OO.SS. non sono state mai interpellate per essere messi a conoscenza delle trattative, né si è mai avuta alcuna risposta alle sollecitazioni riguardo alle garanzie del futuro dei lavoratori e dell’Azienda, tanto che le stesse hanno affiancato i lavoratori nel ricorso promosso al Tar per vedere garantiti i più elementari diritti e la correttezza della procedura messa in essere . E quindi oggi, ancor più di prima, ribadiamo con forza la necessità di un momento di riflessione condivisa per verificare , nell’interesse della comunità salernitana, la presenza di soluzioni alternative. Se la vendita della Centrale del Latte è ancora nelle mire dell’Amministrazione Comunale, e diciamocelo forte, solo per l’impellente necessità di battere cassa per puntellare temporaneamente il traballante Bilancio Comunale allora è necessario che ciò avvenga tramite il coinvolgimento di attori diversi e che sia prevista la cessione delle quote ad investitori istituzionali (Camera di Commercio - Fondazioni – etc.) ad imprenditori locali seri e lungimiranti garantendo che l’Azienda resti sempre e comunque di proprietà pubblica quindi dei cittadini di Salerno, alla stregua degli intendimenti del Sindaco Matteo Renzi per la Centrale del latte di Firenze che ha stigmatizzato".

Le sigle sindacali, dunque, annunciano che ricorreranno ad ogni mezzo per trasmettere tali argomentazioni a tutti i cittadini che come detto sono i veri proprietari dell’Azienda: "Ad iniziare dalla settimana in corso, varie e ripetute saranno le iniziative che le Organizzazioni porranno in essere fino a culminare, nostro malgrado, con degli scioperi che porteranno ad inevitabili disagi per la cittadinanza", hanno concluso.

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