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Economia

Pandemia: in ginocchio parrucchieri ed estetisti, l'urlo della Claai

La Claai Campania: "Chiediamo la dilazione delle tasse 2020/21 in dieci anni a partire dal 2023, un piano vaccinale che permetta una ripresa economica che dia fiducia per un rilancio concreto"

Ad un anno dall'inizio della pandemia, alcuni settori risultano letteralmente in ginocchio. Tra questi c'è sicuramente quello della cura alla persona. A lanciare l'allarme, il presidente della Claai Campania, Antonio Cataldo e quello della Claai Napoli, Giuseppe Cerella:

"L'intero settore della cura della persona, barbieri, parrucchieri, estetisti, è stato ulteriormente penalizzato con chiusure apparentemente senza alcun criterio, considerato che molti hanno impiegato tempo e risorse per i dovuti adeguamenti per la sicurezza di personale e clientela ed hanno, sin da subito, applicato protocolli di gran lunga più restrittivi rispetto a quelli indicati dal Governo, ma a nulla è servito. Anzi, tali chiusure stanno producendo un aumento del ricorso al servizio domiciliare, assolutamente illegittimo e pericoloso. Abbiamo bisogno di avere supporti economici concreti per fronteggiare la crisi con ristori adeguati e solerti. Abbiamo bisogno di risposte in merito a fitti, tasse, pagamenti dei fornitori. Necessitiamo, come tutti, di una cassa integrazione più veloce nei pagamenti, gli impiegati non possono attendere mesi per ricevere un sostentamento necessario per sopravvivere.

Chiediamo la dilazione delle tasse 2020/21 in dieci anni a partire dal 2023, un piano vaccinale che permetta una ripresa economica che dia fiducia per un rilancio concreto e per questo come Claai chiediamo al presidente della giunta regionale e all'assessore alle Attività Produttive di intervenire con sostegni economici alle categorie, in questo momento, chiuse".

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