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Accesso al credito e sostegno alle famiglie: dibattito tra Prefetto ed enti locali

Russo: "È comunque necessario un recupero di quel rapporto fiduciario tra cittadini e Istituzioni, quale strada obbligata in questo momento storico a fondamento della società civile"

Accesso al credito, tutela dell’economia legale e sostegno alle famiglie sono stati gli argomenti oggetto della riunione di conferenza permanente-servizi alla persona e alla comunità, che ha visto confrontarsi in modalità di call conference il Prefetto Francesco Russo con i vertici di Provincia, Camera di Commercio, Anci, Banca d’Italia e Abi. “In linea con le direttive impartite dal Ministero dell’Interno – si legge in una nota della Prefettura -  prosegue in modo incessante l’attività di analisi dei fenomeni di disagio economico-sociale conseguenti all’attuale situazione di difficoltà del Paese al fine di costruire, intorno alle iniziative poste in essere dal Governo, un sistema che garantisca una maggiore fluidità nella trattazione delle richieste di accesso ai finanziamenti e, nel contempo, la tutela della legalità”.

Il summit

Il bisogno sempre più pressante di liquidità delle aziende, sia di piccole che di medio-grandi dimensioni - ha riferito il presidente della Camera di Commercio -  richiede una "risposta rapida ed efficace a tutte le domande di accesso al credito". Un sistema che potrebbe avvalersi, è emerso dal confronto, del meccanismo dell’autocertificazione per velocizzare la trattazione delle istanze, come prospettato a livello nazionale dal direttore generale dell’Abi. “È comunque necessario - sottolinea il Prefetto Russo - un recupero di quel rapporto fiduciario tra cittadini e Istituzioni, quale strada obbligata in questo momento storico a fondamento della società civile”. L’esigenza avvertita è quella di un monitoraggio - che sta già avvenendo, peraltro, attraverso la Banca d’Italia e l’Abi con l’invio di specifici questionari agli istituti di credito - finalizzato ad ottenere un quadro esaustivo delle richieste di accesso al credito e, quindi, delle difficoltà in cui versano aziende e famiglie in provincia, per sviluppare mirate linee di azione volte a pianificare attività preventive e a neutralizzare eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e odiosi fenomeni di usura e riciclaggio sul territorio. È stata sottolineata, inoltre, l’importanza della trasparenza nelle procedure di competenza degli istituti di credito per scongiurare la possibilità che la presenza di debiti pregressi pregiudichi la concessione dei finanziamenti  garantiti dallo Stato. Sul punto, l’Abi ha chiarito, con una propria direttiva, che l’elargizione dei nuovi finanziamenti non è condizionata dai rapporti bancari precedenti. A conclusione, il Prefetto, nel sintetizzare i spunti di riflessione, ha ribadito la necessità di un’azione sinergica tra istituzioni che “metta a fattor comune la profonda conoscenza del territorio dei sindaci, le competenze specialistiche delle Forze di Polizia, soprattutto nell’ambito economico-finanziario, e del mondo bancario e creditizio, per consentire la continuità dell’attività produttiva delle aziende, tutelare la legalità e garantire la coesione sociale e la tenuta del sistema democratico del Paese. A sostegno delle imprese e delle famiglie che ricorrono al credito e dovessero trovare difficoltà a dialogare con gli Istituti di Credito è possibile segnalare tali situazione alla Banca d’Italia attraverso una procedura informatica rinvenibile sul sito”.

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