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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Caffè a domicilio? A Salerno, molti bar restano chiusi: ecco quali e perchè

Brutte notizie, in particolare, per gli amanti di uno dei caffè alla nocciola più amati della città: saracinesca abbassata anche per Caffè et Cafè

Al via, da oggi, la possibilità per i bar di riattivare le consegne a domicilio, tramite prenotazioni telefoniche o on-line. Ma, nel nostro territorio, tante risultano le attività che, reputando svantaggiose le condizioni previste dall'ordinanza regionale in vigore fino al 3 maggio, preferiscono lasciare le saracinesche abbassate. Tra questi, lo storico bar 089 di via Roma e il Caffè et Cafè di Corso Garibaldi: brutte notizie, dunque, per gli amanti di uno dei caffè alla nocciola più amati della città.

Parlano i titolari

A spiegarci la motivazione della scelta, gli stessi titolari: "Con un orario come quello previsto dall'ordinanza, e non potendo nemmeno far entrare un numero limitato di persone nel locale, non abbiamo modo di incassare quel minimo che ci servirebbe per coprire solo le spese, considerando che ad oggi noi stiamo continuando a pagare di tasca nostra le bollette dell'energia elettrica - hanno spiegato - Abbiamo messo in cassa integrazione tutti i nostri ragazzi, e il rischio di toglierne qualcuno nella speranza di incassare pochi euro al giorno sicuramente non è allietante. C'è da considerare anche tutti i soldi che servono per riaprire un'attività, tra igienizzazione, mascherine, vestiario di lavoro, visite mediche: ma se siamo stati chiusi per tutto questo tempo, in che modo potremmo affrontare tali spese?  Abbiamo momentaneamente sospeso il canone di locazione, ma lo Stato non lo ha mica annullato: ci restituiranno una percentuale in credito di imposta, ma a noi cosa importa? Dobbiamo pagare il 40% di un affitto senza poter lavorare nel locale. Siamo stati abbandonati", hanno concluso. Non dissimile, il parere dei titolari del bar Rosa, in via Roma che resta a sua volta chiuso:  "A queste condizioni non riusciamo a riaprire -  hanno detto - Chiediamo di azzerare tutti i pagamenti (alias tasse e imposte) che ci sono in un’attività almeno per quest’anno, di pagare la cassa integrazione ai dipendenti e agevolare le aperture permettendo di far entrare i clienti all’interno almeno per l'asporto, facendoli ordinare e portare via la consumazione, sempre con le dovute precauzioni almeno inizialmente, visto che il servizio delivery per un attività come il bar è alquanto inutile". "Riapriremo il 4 maggio, quando sarà possibile l'asporto", incalza il titolare dello 089 di via Roma.

Le attività in procinto di riaprire

Sta valutando, intanto, una riapertura per il 18 maggio, il bar Umberto di via Roma:  "Non è stato possibile riaprire oggi anche perchè il decreto, così come è stato concepito, non ha dato neanche la possibilità di sanificare l’ambiente e di mettere in sicurezza sia i dipendenti che i fornitori e i probabili avventori", hanno detto dal bar. Resta chiuso, infine, sempre in via Roma, il bar Santa Lucia, mentre è in procinto di riaprire, probabilmente per mercoledì, il bar "Dolce e caffè" di via Volpe.

Altri bar già operativi

Già aperte, dal canto loro, molte altre attività, come il Bidibar di via Memoli e il caffè Bellini di via Irno che hanno preferito, come tanti colleghi in città, rialzare le saracinesche attivando le consegne a domicilio, pur di riavviare il loro lavoro.

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