L’aumento del Pil nel comparto agricolo, per il secondo trimestre di fila, non soddisfa del tutto il settore. Pur registrando una parziale soddisfazione, la preoccupazione resta per l’immediato, soprattutto con l’avvento dell’Imu e dei costi per l’accatastamento dei fabbricati rurali. Il presidente provinciale della Copagri di Salerno, Donato Scaglione, plaude, comunque, agli sforzi degli agricoltori come anche all’impegno del Ministro Catania per mitigare i sacrifici imposti al comparto. Allo stesso tempo, i parziali segnali di crescita impongono una seria disamina della problematica del settore. Questo timido segnale di ripresa rischia di essere mortificato ed annullato dal continuo aumento dei costi del comparto e dall’introduzione dell’IMU e delle nuove aliquote IVA in caso di fallimento della spending revue.

“L’aumento del PIL del comparto per il secondo trimestre consecutivo è dovuto in massima parte all’aumento delle esportazioni (+7%) e nel 2011, per la prima volta il valore delle esportazioni del settore (30 miliardi d’euro) ha superato quello del settore auto fermo a 25 milioni. – afferma il presidente provinciale di Salerno Copagri, Donato scaglione - I timidi segnali di ripresa sono ancora ben lungi dal sanare le ferite sofferte nel corso di questi anni: 500.000 aziende chiuse nell’ultimo decennio di cui 13000 solo nel primo trimestre 2012; né può passare sotto l’eclatante aumento dei costi sostenuti dalle aziende nell’ultimo anno, che per alcune materie prime (gasolio in primis) supera ampiamente il 40%. I timidi segnali di ripresa e gli aumenti del Pil agricolo relativi al periodo 2010-2012, però, non hanno colmato la voragine apertasi negli anni 2005/2006, quelli del tracollo”.

La Copagri provinciale di Salerno, comunque, segnala la disponibilità delle proprie strutture per il corretto calcolo delle nuove imposte, presso gli uffici siti in Via Wenner numero 50, e in tutti i vari sportelli CAA Copagri sul territorio di Salerno e Provincia.