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Economia

Cstp, la Cisl: "Se fallisce il trasporto pubblico fallisce l'università"

L'allarme è stato lanciato dal segretario provinciale della Cisl università Pasquale Passamano. Il sindacato ha invitato il rettore Pasquino a sollecitare il prefetto sulla questione

“La fine del trasporto pubblico è la fine del campus universitario di Salerno” è categorico Pasquale Passamano, segretario della Cisl Salerno università, a proposito della paventata fine del trasporto pubblico come conseguenza di un ipotetico fallimento del Cstp. Il sindacalista cislino va giù a muso duro sulla questione: “Si tratta di una commedia per l’inconcludenza, il pressapochismo e la spensieratezza con cui le istituzioni, di ogni ordine e grado - locali, provinciali, regionali - affrontano o non affrontano il problema. Ma al contempo è anche una tragedia, perché sono tanti i disagi che devono subire i cittadini e tutti coloro - soprattutto le fasce sociali più disagiate - che dovrebbero fruire di un servizio pubblico. Sono mesi che la provincia di Salerno è priva di uno degli elementi , come il trasporto pubblico, caratterizzanti lo Stato Sociale".
 
Una crisi del trasporto pubblico che, secondo Passamano, rischia di trascinare anche l'ateneo salernitano: “Se il trasporto pubblico muore è il campus universitario di Salerno che muore. L’intera organizzazione della didattica e del lavoro all’Università di Salerno, parliamo pertanto di migliaia di persone, è strettamente connesso al sistema della viabilità e del trasporto, soprattutto pubblico. Le scorse settimane sono state segnate da proteste diffuse. Si tratta di una cosa buona e giusta.  Il guaio è che rischiano di diventare legittime domande collettive prive di interlocutori, quindi irrilevanti”.
 
La Cisl Salerno università ha espresso quindi solidarietà ai lavoratori del Cstp, a coloro che subiscono i disagi e agli studenti. Dal sindacato di via Zara, quindi, un invito a Raimondo Pasquino: “Invitiamo il Rettore a rappresentare con determinazione al prefetto l’intera situazione”. E ancora: “Chiediamo, infine, che nella girandola delle valutazioni circa le offerte per la sostituzione del Cstp con altre aziende, sia il Rettore - in quanto rappresentante e portatore di un gigantesco interesse collettivo composto da studenti e personale docente e tecnico-amministrativo - a garantire la previsione di uno standard efficace di trasporti da e per l’università con i territori e le comunità.

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