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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Economia, boom di imprese straniere a Napoli e Salerno: tutti i dati

L’analisi del Centro studi Ance: al di sopra della media nazionale l’aumento di aziende guidate da immigrati. La maggioranza arriva da Marocco e Romania

Napoli e la Campania guidano la graduatoria nazionale per incremento di imprese con il titolare straniero. È un vero e proprio boom sintetizzato dal tasso di crescita - riferito al 2013 - che in Campania è pari al 9,1% (media Italia: 4,8%) e nella provincia di Napoli si attesta al 15,2%. Sopra la media nazionale anche le province di Salerno (6,8%) e Caserta (6,1%). Al di sotto, invece, Benevento (2,6%) ed Avellino (0,90%).

I dati, evidenziati dal Centro Studi Ance Salerno, sono contenuti nel report Unioncamere/Infocamere/Movimpresa. I saldi, in termini assoluti, segnalano un incremento di 407 in provincia di Salerno. In termini complessivi in Campania sono registrate nel circuito degli enti camerali 29.912 aziende a guida straniera (+2.506 nel 2013) che pesano per il 5,3% sul totale dello stock complessivo al 31 dicembre 2013. Se si restringe il campo dell’analisi alle imprese guidate da stranieri extra Ue, le percentuali aumentano ancora. In questo caso la Campania è la prima regione d’Italia per tasso di crescita con il +10,4% (media Italia: 5,72%). Crescono anche i trend nelle singole province: Salerno, 8,2%.

Se in valori assoluti le attività più presidiate sono quelle del commercio e delle costruzioni, in termini di dinamica il 2013 ha visto un notevole incremento soprattutto delle imprese di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese. Quanto alla provenienza degli imprenditori, con riferimento alle sole imprese individuali, il Paese leader resta il Marocco. Nel 2013, tuttavia, la Romania sottrae la medaglia d’argento alla Cina. Gli incrementi più forti registrati nel 2013 hanno però riguardato in termini assoluti il Bangladesh.

"I dati di Unioncamere - afferma il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi - richiamano l’attenzione prima di tutto su una chiara dinamica in crescita di integrazione sociale che non può che essere valutata in maniera positiva. Vanno combattute ancora con più determinazione tutte le zone grigie, quelle nelle quali si annidano e prosperano i fenomeni di illegalità, che di fatto depotenziano le energie positive. Da questo punto di vista, come ha suggerito Unioncamere, può essere certamente utile impiegare la tecnologia, incrociando le banche dati e verificando che le aziende registrate siano effettivamente in regola ed attive come dichiarato".

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