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Economia

Fenailp Alberghi: il rinnovo delle cariche, l'appello di Pecoraro per le attività

Il presidente: "Le località a vocazione turistica producono una ricchezza per la popolazione del luogo e per tutto l’indotto, e l’economia è al tracollo"

E' Marco Sansiviero titolare del Best Western Hotel La Conchiglia di Palinuro, il presidente della Fenailp Alberghi della provincia di Salerno. Rinnovate le cariche della Federazione e del Consiglio Direttivo composto da:  Anna Citarella -  Hotel Due Torri di Maiori, Giovanna Cimini – Hotel Reginna di Maiori, Raffaele Casola -  Hotel Eden Roc di Positano, Andrea Mansi – Hotel Miramalfi di Amalfi, Suita Carrano – Hotel Bonadies di Ravello, Enrico Scarlato – Hotel Cetus, Lella Sironi –  Hotel Piccolo Sant’Andrea di Praiano, Antonio Marino – Hotel Magic di Atena Lucana, Alfeo Cancellaro – Villa Consilium di Padula.

Parla Sansiviero

La mia Presidenza inizia in un momento di particolare difficoltà del settore alberghiero e turistico, l’impatto Covid, a livello nazionale registra un dimezzamento delle strutture ricettive ed un 30% in meno di pubblici esercizi e di locali di divertimento e spettacolo, con un calo di fatturato di oltre il 70% rispetto allo scorso anno. In vista dell’imminente apertura della stagione turistica, tra pandemia, restrizioni dell’attività imprenditoriale ed incertezze sulle regole e le riaperture, si rischia di registrare importanti e drammatici cali di presenze e di fatturato rispetto al 2020.

Sembra tanto lontano ma il 2019 è stato un anno record per il turismo in Italia: 130 milioni di arrivi ed oltre 436milioni di presenze con una crescita del 2,6% sull’anno precedente. Una miniera per tutto il Paese che secondo l’ultimo rapporto dell’Enit, pesava  circa il 13% del PIL. Prima della pandemia in Italia si registravano 33mila alberghi con 2,23 milioni di posti letto e circa 183mila esercizi extra alberghieri.

Alla luce di questi numeri la situazione attuale è totalmente diversa e per questo è assolutamente indispensabile accelerare la campagna vaccinale e fornire a tutti un passaporto vaccinale che possa contribuire alla creazione di corridoi turistici controllati unificati almeno a livello Europeo. E’ chiaro che la domanda turistica internazionale proveniente da mercati già vaccinati guarderà ai mercati dell’offerta anch’essi già vaccinati. La nostra Provincia ha una estensione di 220 Km da Positano a Sapri con mete turistiche di grande pregio paesaggistico e culturale. La presenza turistica è diversificata dal turismo prettamente balneare,  al turismo naturalistico così come a quello legato alle outdoor activities, e più in generale al turismo dai ritmi lenti con borghi, natura storia ed eccellenze enogastronomiche legate alla dieta mediterranea, peculiarità squisitamente del Cilento, al turismo archeologico di Paestum, al turismo definito d’èlite della Costiera Amalfitana con albeghi a strapiombo e spiagge incastonate tra gli scogli. Chi decide di venire nella nostra Provincia ha soltanto l’imbarazzo della scelta. Il nostro Paradiso ora è minato da un evento pandemico mondiale che ne ha ridotto le potenzialità. Ora dobbiamo fare di più. Dobbiamo tutelare i nostri clienti e i nostri dipendenti. Le località a vocazione turistica producono una ricchezza per la popolazione del luogo e per tutto l’indotto, e l’economia è al tracollo.

L'appello

Ci sono troppe perplessità sul Piano di Ripartenza e servono coraggio e chiarezza. Occorre un cronoprogramma preciso per conoscere le modalità con le quali si prevede di far ripartire il turismo italiano e di conseguenza il Turismo Campano e della Provincia di Salerno. E’ stato istituito un Ministero del Turismo ed il Ministro Massimo Garavaglia deve essere il portatore, di concerto con le Regioni, delle istanze e delle aspettative delle imprese turistiche che potranno, in assoluta sicurezza contribuire al rilancio dell’economia in breve tempo. Questa crisi senza precedenti rischia di assistere alla chiusura di moltissime imprese del settore turistico se non verranno adottate, con urgenza, adeguate misure di sostegno come la riconferma del Bonus Vacanze e provvedimenti mirati come l’abolizione dell’IMU 2021.

Ritengo altresì che si debba essere definitivamente superare la stagione dei ristori per avviare la nuova fase degli aiuti concreti alle imprese, attraverso un insieme di misure concrete utili a sostenere le aziende in questa fase delicatissima. Garanzia dello stato per l’allungamento, almeno ventennale, dei mutui aziendali contratti ed estensione, anche alle aziende del comparto ricettivo alberghiero, degli incentivi fiscali legati al superbonus 110%, potrebbero essere al momento delle misure importanti e concrete per aiutare le molte aziende in difficoltà. I colleghi albergatori ed io, siamo pronti a ripartire in sicurezza convinti che il naturale flusso di viaggiatori e di turisti italiani ed internazionali non potrà riprendere se non si riapre con immediatezza la stagione del turismo italiano.

Le osservazioni di Fenailp Alberghi

Aperture dei ristoranti anche nelle sale interne  e prolungamento dell’orario di chiusura almeno alle ore 23: è quanto ha chiesto il presidente della Fenailp, Sabato Pecoraro in  una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Mario Draghi per manifestare il disappunto delle categorie rappresentate in riferimento al Decreto Aperture. Il Decreto prevede che nelle zone gialle siano consentite le attività di servizi di ristorazione con consumo al tavolo, esclusivamente all’aperto a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti in vigore e resta consentito, senza limiti di orario, la ristorazione negli Alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti che siano ivi alloggiati.

Parla Pecoraro

"Tale provvedimento è una palese discriminante che pone i titolari della ristorazione, ancora una volta in questo momento storico, in seria difficoltà. Ci riesce difficile comprendere le ragioni che hanno portato a tale decisione, in considerazione che la ristorazione al chiuso è possibile nelle strutture ricettive, mentre, al contrario, non è possibile nelle sale chiuse dei ristoranti. Molti Operatori della ristorazione, - continua Pecoraro - dispongono soltanto di spazi interni e hanno già investito molte loro risorse economiche, per adeguarsi agli standards dettati dall’emergenza Covid  a salvaguardia della salute  dei propri clienti con adeguate norme di sicurezza".

        

Mi preme sottolinearLe - ha concluso  Pecoraro nella lettera - che prima di questa tragedia sanitaria ed economica, i Pubblici Esercizi della somministrazione erano 334.000 con 1.200.000 occupati tra lavoratori dipendenti ed autonomi e l’impatto Covid registra il 30% in meno di tali strutture. Quindi tanti colleghi saranno costretti a chiudere definitivamente la propria attività e di conseguenza il mondo dei disoccupati in Italia avrà un incremento in negativo vertiginoso.

Ufficio Stampa Fenailp

Agnese Ambrosio
 

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