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"Giù le mani dal porto di Salerno”: Assotutela si mobilita contro l'accorpamento

E anche i sindacati di "Lavoratori dei Porti" scendono in campo: martedì 2 febbraio, dalle ore 10 alle ore 12, presso Piazza Amendola, si terrà un presidio

La decisione del Governo Renzi di accorpare l’autorità portuale di Salerno con quella di Napoli e Civitavecchia preoccupa e non poco le imprese che operano nel porto commerciale salernitano e anche alcuni esponenti dell’opposizione di centrodestra, come Antonio Cammarota e Raffaele Adinolfi, che sono pronti a far sentire la loro voce all’interno del consiglio comunale. “A me pare che abbia ragione chi, come Gallozzi, accusa danni enormi, e che rappresenta certamente un interesse privato, ma proprio per questo determinante- ha osservato Cammarota - noi abbiamo sempre difeso, e storicamente la migliore intelligenza di Salerno ha sempre difeso l’idea del porto, innanzitutto quello turistico, ma qui ora si tratta di posti di lavoro, quelli di centinaia di giovani”. Nella giornata di ieri, intanto, Assotutela (la storica associazione fondata nel 1982 per la Tutela e lo Sviluppo del Porto di Salerno) ha preannunciato una serie di iniziative a sostegno della piena autonomia dello scalo marittimo. Nella sede del Terminal Sct SpA, nel corso di una riunione che ha sancito la piena ripresa delle attività associative, gli associati hanno deciso di procedere a tutte le manifestazioni che saranno ritenute opportune per sensibilizzare cittadini ed istituzioni rispetto alle conseguenze del paventato accorpamento dell’Autorità Portuale di Salerno a quella di Napoli. Alla riunione sono intervenuti Agostino Gallozzi, Antonio Autuori, Giuseppe Amoruso, Antonio De Cesare, Mario De Cesare, Giuseppe Camorani, Ida Coluccio, Antonia Autuori, Alberto Fabbricatore, Enrico Gallozzi, Tito Cantalamessa, Giovanni Di Mauro, Giuseppe Amoruso jr. E ancora, Giovanni Memoli, Angelo Punzi, Massimiliano Riccardi, Vincenzo Gallozzi, Salvatore Del Pezzo, Giuseppe Gallozzi jr, Giuseppe Gallozzi jr, Giorgio Bottigliero, Orazio Denigris, Francesco Romano, Gianluca Elefante, Antonio Serafini, Giuseppe Cirillo, Gesualdo Della Corte, Giuseppe Amoruso jr e Gerardo Della Corte.
 

Nei prossimi giorni verranno definiti i dettagli del programma di incontri istituzionali e di iniziative pubbliche nel corso delle quali informare la cittadinanza delle conseguenze in termini di livelli occupazionali e di capacità di mantenimento dei traffici delle merci e delle persone che deriveranno dall’attuazione del Decreto Legislativo varato dal Governo Renzi nei giorni scorsi. All’unanimità dei presenti si è deciso, quindi, di attivare una campagna di informazione e comunicazione rivolta alla città ed alla provincia di Salerno improntata allo slogan che caratterizzò la nascita di Assotutela nel 1982: “Giù le mani dal porto di Salerno”.“Tutta la comunità portuale – si legge in un documento -  rifiutando convintamente l’inutile e dannosa ipotesi di accorpamento, tutelerà con forza e determinazione, in ogni sede ed in ogni forma, i risultati ottenuti negli anni dal porto, grazie al lavoro tenace di imprese, lavoratori, servizi; lavoro tenace che ha posto lo scalo salernitano tra i protagonisti dello shipping internazionale”.

E anche i sindacati di "Lavoratori dei Porti" scendono in campo: martedì 2 febbraio, dalle ore 10 alle ore 12, presso Piazza Amendola, si terrà un presidio per attenzionare alla Prefettura di Salerno le incognite legate alla riforma portuale e più nello specifico le possibili ricadute riconducibili ad un sommario accorpamento delle Autorità di Napoli e Salerno.

 

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