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Economia

Salerno, IMU più alta dopo Venezia e Roma

Lo studio è stato effettuato dal Sole 24 Ore e riportato dal Corriere del Mezzogiorno: per un appartamento di 100 metri quadrati in zona semicentrale Salerno è la più cara dopo Venezia e Roma

Si paga a Salerno l'IMU più alta delle città del Sud: lo scrive il Corriere del Mezzogiorno, rifacendosi ai dati del Sole 24 Ore. Salerno è la più cara dopo Venezia e Roma. Non è bastata quindi l'applicazione dell'aliquota più bassa tra le città della Campania sulla prima casa (4,7 per mille). Come riferito dal quotidiano, prendendo a campione un appartamento di cento metri quadrati in zona semicentrale in affitto, a Salerno sì dovrà pagare in media 1.246 Euro all'anno, contro i 1.563 di Venezia e i 1.444 della Capitale. Un trilocale a Salerno, insomma, rende molto di più di un trilocale a Napoli, dove la tassa sugli immobili si ferma a 831 Euro e di un appartamento della stessa metratura a Firenze (969 Euro).

La tassa decisa dal governo Monti a Salerno si fa invece sentire molto meno sui locali commerciali: 1.059 Euro all'anno per un negozio di cento metri quadrati, in centro. E con queste quote, Salerno, nella categoria locali commerciali, è al 66° posto sui 104 capoluoghi di provincia italiani. L'amministrazione De Luca ha fissato la tassa al nove per mille, decretando un aumento dello 0,9 per mille rispetto all'aliquota attuale, per quanto riguarda però le seconde case: sulla prima casa, come detto, l'aliquota è del 4,7 per mille, la più bassa tra i capoluoghi di provincia della Campania in attesa di Napoli.

A far schizzare Salerno ai vertici della classifica in fatto di IMU sono, riferisce il Corriere del Mezzogiorno, le tariffe d'estimo decise dal catasto. Se il governo Monti ha fatto già i suoi calcoli e pensa di incassare dall'Imu almeno 22 miliardi all'anno, l'amministrazione comunale di Salerno non ha ancora un dato preciso relativamente a quanto possa entrare nelle casse comunali. L'amministrazione infatti, prima di fornire dati, sta verificando anche il numero degli immobili fantasma (cioè non registrati) presenti sul territorio. In ogni caso che l'aumento della tassa sugli immobili di proprietà diversi da quelli di residenza dovrebbe compensare il mancato aumento dell'Irpef che, al contrario, non subisce variazioni.

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