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Economia

Salerno, lavoro nero nel settore turistico: l'appello della Cisl

Il segretario provinciale della Cisl Giovanni Giudice lancia un appello agli operatori del settore in provincia affinché non impieghino lavoratori in nero e chiede maggiori controlli agli organi e agli enti preposti

Lavoro nero nelle strutture turistiche, il segretario provinciale della Cisl Giovanni Giudice lancia un appello ai titolari/gestori di alberghi, ristoranti, strutture turistiche e ricettive del territorio di Salerno e provincia: "Non avete più alcun alibi per utilizzare personale in nero". Nel comparto della movida, soprattutto nella città di Salerno e in particolare nelle ore notturne, riferisce la Cisl, molti giovani vengono impiegati come forza lavoro e non ci sono controlli ispettivi. "E' ora di invertire la rotta - prosegue Giovanni Giudice - per dare una svolta di legalità al comparto turistico provinciale, tutelando le migliaia di lavoratori e lavoratrici che vi operano e qualificando professionalmente il turismo locale".
 
La Cisl Salerno, in una nota, parla di molte segnalazioni giunte al sindacato di casi d'irregolarità e sfruttamento di lavoratori qualificati che sarebbero impiegati senza il minimo rispetto delle regole. "Una situazione insostenibile -ha aggiunto Giudice - che impedisce al comparto turistico, potenziale grande risorsa della provincia di Salerno, di produrre benefici reali e diffusi all'occupazione ed all'intera economia provinciale".
 
Per il sindacato, si tratta di un fenomeno ancor più ingiustificato dopo l'introduzione delle nuove forme contrattuali, che consentono alle imprese d'usufruire di una notevole flessibilità nella gestione delle risorse umane. "Le imprese del settore turistico alberghiero - ha affermato il segretario generale della Cisl Salerno - non hanno più alcun pretesto da addurre a giustificazione del lavoro nero. L'invito che rivolgiamo, è quello di abbandonare la cultura e la pratica del sommerso per intraprendere un percorso di legalità e rispetto di regole e diritti".
 
La Cisl provinciale avanza quindi nuovamente la richiesta di istituire un osservatorio sul settore e l'attivazione di controlli ispettivi approfonditi attraverso l'incrocio dei vari sistemi di controllo Inps ed Inail. "Bisogna convincersi che la regolarità dei rapporti di lavoro conviene a tutti - ha sottolineato Giovanni Giudice - non solo ai lavoratori, ma anche alle aziende che, in questo modo, potranno godere dei benefici della contrattazione e del sistema bilaterale, come la formazione gratuita dei dipendenti e soprattutto garantirsi personale motivato e qualificato, in grado cioè di accrescere la qualità del servizio e, di conseguenza, il livello di soddisfazione e fidelizzazione del cliente".

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