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Economia

Licenziamenti alla Terminal Frutta, la rabbia della Filt Cgil

Il sindacato di categoria: "L'azienda ha deciso di licenziare dieci lavoratori, malgrado la concreta possibilità di trovare soluzioni alternative"

Terminal Frutta, esplode la rabbia della Filt Cigl Salerno. Il sindacato di settore, in una nota, ha espresso rabbia per la "decisione della Terminal Frutta di licenziare dieci lavoratori, malgrado la concreta possibilità di trovare soluzioni alternative". La Terminal Frutta è una delle aziende che operano all'interno del porto di Salerno. "Tale atteggiamento, grave e insopportabile - tuonano all'unisono Francesco Ceschini e Amedeo D'Alessio, rispettivamente responsabile del settore marittimo portuale e segretario generale del sindacato - rompe la tradizione di correttezza e di rispetto che è stata la ricchezza più importante della comunità portuale salernitana. E, quindi, segna l’affermarsi di una opportunistica e irresponsabile logica imprenditoriale che aprirà una stagione di asperrime vertenze sindacali nell’ambito del porto di Salerno".

Sotto attacco, oltre all'azienda, anche le istituzioni: "La Filt Cgil ha più volte denunciato le precarie condizioni in cui versa il mondo del lavoro portuale salernitano, non ottenendo, purtroppo, le necessarie risposte da parte delle istituzioni interessate. Così è accaduto che, nel mentre non si perdeva occasione per celebrare gli intervenenti infrastrutturali che ne cambieranno il volto, nel porto di Salerno si sono verificati i primi casi di licenziamento".

"Si ritiene che, l’attuale instabilità dei livelli occupazionali - concludono Ceschini e D'Alessio, promettendo battaglia a difesa dei lavoratori - in quella che ad oggi rappresenta ancora la più grande attività produttiva della provincia di Salerno, imponga una forte assunzione di responsabilità da parte dell’Autorità Portuale, rispetto ai compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali conferitigli dalla Legge 28 Gennaio 1994, n. 84, nonché una vigilanza attenta sui requisiti, sui programmi e sulla capacità di creare ricchezza e stabilità delle imprese autorizzate all’esercizio di operazioni portuali e concessionarie di aree demaniali all’interno del porto di Salerno".

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