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Economia

Movida: chiusure volontarie e consegne a domicilio dalle 18, l'appello degli imprenditori a De Luca

Intanto, unanime, l'appello degli esercenti e dei gestori, tramite l'Associazione Commercianti per Salerno che hanno scritto al presidente della Regione Vincenzo De Luca

Una doccia gelata, per i gestori dei locali, il nuovo decreto per il contenimento del Coronavirus valido fino al 3 aprile, su tutto il territorio nazionale, per la chiusura, dalle ore 18, di tutte le attività di bar e ristorazione. Un colpo alla movida salernitana e non solo, necessario, tuttavia, secondo il Governo, per scongiurare assembramenti di giovani incuranti delle indicazioni ministeriali contro il contagio.

I controlli e l'appello al buonsenso

I locali corrono ai ripari

Pub, bar, pizzerie e ristoranti, dunque, saranno aperti solo fino alle 18, con orario continuato nel caso del King's Cross, El Salvador e del bar Santa Lucia in via Roma. Sospende l'attività fino al 12 marzo, invece, il Pub Victory sul lungomare. E non manca chi ha optato per la chiusura volontaria a data da destinarsi, come La pizza di Vincenzo Mansi, il ristorante Da Sasà e Mizzica, sempre a Salerno, che hanno scelto "un comportamento responsabile e cosciente dettato dal  senso civico e dalla tutela della dello staff, dei propri cari e dei clienti". Ancora, alcune attività si sono attrezzate per le consegne a domicilio: è il caso de La Resilienza Express di via Sabatini e via Baratta che resta aperta a pranzo e garantisce, per cena, l'asporto e la consegna a casa tramite Delivery. Poi, Filippo e o' panaro di Mercatello dall'11 marzo attiva le consegne a domicilio e da questo week-end sarà aperto a pranzo. Diverse, le attività che stanno ricorrendo a specifiche soluzioni. Madia presso l'Irnocenter, in particolare, offre consegne a domicilio con cautela ed anche lo Spitfire di via Roma e il Black and Roses stanno organizzandosi per tale servizio. Tondo, presso l'irnocenter, resta chiuso.

L'appello

Intanto, unanime, l'appello degli esercenti e dei gestori, tramite l'Associazione Commercianti per Salerno che hanno scritto al presidente della Regione Vincenzo De Luca, per esporre una serie di disagi e danni che, inevitabilmente, l'economia locale è destinata a subire. Ricordando come il Ministero Economie e Finanze il 24 febbraio sia intervenuto sulle zone rosse, con la sospensione di imposte, ritenute e adempimenti tributari, in particolare, per le cartelle di pagamento degli agenti della riscossione e quelle per accertamenti esecutivi per le imprese, i gestori chiedono aiuti anche nella Regione Campania.

Chiediamo di sospendere imposte e tasse nazionali, regionali e comunali, nonchè adempimenti, i pagamenti delle fatture e gli avvisi di pagamento emessi o da emettere di acqua, gas, rifiuti, energia e i pagamenti degli affitti per aziende e famiglie, i pagamenti di mutui e altri indebitamenti bancari.

E poi chiediamo la rateizzazione con l'agenzia delle entrate e  sussidi diretti ai dipendenti e ai datori, permettendo, infine, liquidità e avviando tavoli con banche per i mutui a tasso zero.
 

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