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Lsu, la Cisl Salerno contro il comune di Campagna

Il sindacato: "Ventidue lavoratori rischiano di perdere il posto"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Rischiano di perdere il posto di lavoro il prossimo 23 dicembre i 22 lavoratori socialmente utili impiegati presso il Comune di Campagna. La denuncia arriva dal dirigente della Fisascat Cisl Salerno, Remo Criscuolo, che parla di comportamento anti-etico da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Biagio Luongo. Assunti attraverso un progetto iniziato lo scorso mese di marzo i lavoratori in mobilità, provenienti dall’azienda edile Rdb, sono stati impiegati nei servizi di manutenzione comunali attraverso un contratto annuale che prevede per le maestranze impegnate solo il sussidio degli ammortizzatori sociali previsto dall’Inps e nessun contributo dalle casse dall’ente di palazzo di città. Ma con il termine della mobilità gli ex lavoratori della Rdb rischiano il posto di lavoro qualche giorno prima del prossimo Natale, esattamente il 23 dicembre. Una situazione che al momento sembra non preoccupare il Comune di Campagna che, nonostante le sollecitazioni dei lavoratori, sembra non preoccuparsi degli Lsu dalle liste di mobilità. Una situazione di attesa che non piace per niente alla Fisascat Cisl Salerno, che nei prossimi giorni metterà in piedi una serie di iniziative per scongiurare il licenziamento dei lavoratori. “Il Comune prende tempo e questo non è un comportamento eticamente corretto”, ha affermato indignato il sindacalista Remo Criscuolo. “Fino ad ora questi lavoratori non stanno gravando assolutamente sulle casse comunali e, nonostante questo particolare importante, l’ente sembra non voler stabilizzare la posizione di questi Lsu. Qualche politico locale ha dimostrato solidarietà ai 22 operai, ma servono azioni concrete”. E in campo per i lavoratori di campagna è sceso anche il segretario generale della Cisl provinciale, Giovanni Giudice: “Un’amministrazione comunale, votata dai cittadini, ha il diritto ed il dovere di prendersi cura della propria comunità. Nessuna legge impone al Comune di Campagna di dare continuità al lavoro di queste persone una volta scaduto il periodo di mobilità, ma a volte esistono delle regole non scritte che fanno parte dell’etica e della morale di ognuno di noi e, in particolare, di chi vuole amministrare la cosa pubblica. Faremo tutto il possibile affinché il prossimo 23 dicembre nessun lavoratore si trovi senza un impiego. Convocheremo il Comune di Campagna ad un tavolo istituzionale di concertazione unitamente a ‘Italia Lavoro’”.

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