rotate-mobile
Economia Padula

“Soppressata e salsiccia del Vallo di Diano": nasce il presidio Slow Food

"Stiamo lavorando al Presidio da circa otto anni - spiega il responsabile Vito Trotta - e oggi intraprendiamo un percorso che ci darà la possibilità di sviluppare un progetto dalle grandi potenzialità"

Nasce il presidio Slow Food “Soppressata e salsiccia del Vallo di Diano". Si terrà, 20 Marzo alle ore 10:30 presso la Sala Consiliare della Comunità Montana "Vallo di Diano" all'interno della Certosa di Padula, infatti, la presentazione dell'iniziativa che coinvolge già sei realtà produttive, di cui 3 salamifici. Dopo i saluti dell’assessore all’Agricoltura della Comunità Montana "Vallo di Diano", Paolo Gallo, interverranno, tra gli altri, Beniamino Curcio, responsabile settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana "Vallo di Diano", Vito Trotta, responsabile regionale dei Presìdi Slow Food Campania e Basilicata, Carmine Lisa, presidente Associazione Presidio “Soppressata e Salsiccia del Vallo di Diano", nonchè, tra gli altri, Amilcare Troiano, presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ed il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Raffaele Accetta.

"Stiamo lavorando al Presidio da circa otto anni - spiega il responsabile Vito Trotta - e oggi intraprendiamo un percorso che ci darà la possibilità di sviluppare un progetto dalle grandi potenzialità in un areale fortemente vocato per queste produzioni. È per noi motivo di grande orgoglio essere riusciti ad articolare sul territorio una filiera completa che mette insieme più soggetti tenuti insieme dal rispetto dei requisiti assai rigidi imposti dalle linee guida di Slow Food e del Disciplinare, i quali prevedono una cospicua parte di prodotto lavorata come una volta a punta di coltello. I risultati finora raggiunti sono merito del lavoro di molti ma un ringraziamento particolare va a Domenico Tosco, Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dei Presìdi Slow Food di Campania e Basilicata, che ha creduto sin dal 2006 in questo progetto".

Come reso noto dal segretario esecutivo di Slow Food Campania, Antonio Puzzi, il documento più antico che riguarda la produzione e la commercializzazione della soppressata e della salsiccia nel Vallo di Diano è riscontrabile in uno degli statuti medievali del comune di Teggiano, denominato Diano fino al 1862. "Nel Vallo di Diano la soppressata è parte integrante di una tradizione gastronomica illustre, strettamente connessa al clima, alla pastorizia e all’agricoltura, agli usi e costumi, alla vita sociale e alla cultura di un territorio circoscritto ed omogeneo, in cui sono ancor vivi e pregnanti i valori della civiltà contadina", concludono da Slow Food Campania.


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Soppressata e salsiccia del Vallo di Diano": nasce il presidio Slow Food

SalernoToday è in caricamento