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Economia

Lavoro pubblico nel Mezzogiorno: siglato il patto tra le Regioni, parla De Luca

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha proposto un accordo "politico" fra le Regioni del Mezzogiorno "per tutelare al meglio la comunità che rappresentiamo"

E' stato presentato presso Villa Pignatelli, a Napoli, il Piano per il Lavoro della Regione Campania. Una giornata dedicata ad analisi, confronti e proposte di collaborazione sull'iniziativa messa in campo dall'amministrazione regionale. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha proposto un accordo "politico" fra le Regioni del Mezzogiorno "per tutelare al meglio la comunità che rappresentiamo". Presenti, anche i presidenti delle Regioni Calabria, Mario Oliverio, Basilicata, Marcello Pittella, Molise, Donato Toma e Sicilia, Nello Musumeci, mentre governatore della Puglia, Michele Emiliano, è intervenuto in videoconferenza.

Il fronte comune

L'idea di De Luca è, dunque, quella di fare un "fronte comune del Sud" nei giorni "in cui prende vita il nuovo governo nazionale". "Per tutelare i nostri interessi - spiega De Luca - siamo stati storicamente chiamati a fare un blocco. La competizione tra i territori diventa sempre piu' dura nel nostro Paese". In particolare, si chiedera' al governo di "rivedere la logica della spesa storica, secondo cui chi sta all'interno deve continuare a sprofondare. Per il Mezzogiorno - sottolinea il governatore della Campania - questo non è piu' tollerabile". Occorre, poi, "mantenere e incrementare gli investimenti in infrastrutture" e fare pressione perche' "i fondi europei non sia sostitutivi della spesa ordinaria.

Il memorandum

Dunque, è stato sottoscritto un memorandum "per il rilancio del lavoro pubblico nel Mezzogiorno", dagli stessi governatori delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. "Con la firma di oggi - si legge nel documento - le Regioni condividono la necessità di dar vita a un grande piano per il lavoro pubblico che parta dalla rilevazione dei fabbisogni di tutte le amministrazioni pubbliche, che accompagni le amministrazioni nella individuazione dei migliori profili professionali da assumere e che selezioni attraverso concorsi omogenei e procedure trasparenti le migliori risorse umane". Nei prossimi 5 anni, infatti, "nel nostro Paese andranno in pensione circa 450mila persone. Occorre accelerare fortemente i tempi di reintegro", cosi' recita il memorandum. Compito delle Regioni sarà quello di "fare in modo che vi siano le procedure e le risorse necessarie per poter realizzare questo obiettivo". L'idea e' di promuovere, in un'interlocuzione solida con il governo nazionale, "un piano shock" per immettere "200mila giovani del Sud nella Pubblica amministrazione", spiega il governatore della Campania Vincenzo De Luca, promotore dell'iniziativa. Hanno firmato il memorandum, con De Luca, anche Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, Marcello Pittella, governatore della Basilicata, Donato Toma, presidente del Molise, Nello Musumeci, governatore della Sicilia e Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. "Per la prima volta dopo molti anni - conclude De Luca - tutti i governatori del Sud stanno insieme per una battaglia a tutela delle nostre comunità, al di la' delle distinzioni politiche. Abbiamo firmato un protocollo che ha al centro la battaglia per il lavoro. A cominciare dalla Campania, in tutte le Regioni ci sarà un programma per immettere in maniera trasparente quanti più giovani nella pubblica amministrazione".

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