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A La Resilienza torna il pomodoro Funky: tutti pazzi per le pizze della lotta al caporalato

Eccellenza e gusto contro caporalato e sfruttamento: queste le parole chiave di Funky Tomato che nasce dalla volontà di dare una risposta di qualità alle dinamiche di speculazione della terra e dei braccianti impiegati nella produzione del pomodoro

La Resilienza ripropone le pizze Funky. Il pomodoro utilizzato per condire le prelibatezze del locale salerno, infatti, quest'anno è stato coltivato ad Eboli, presso l'azienda sperimentale Improsta. Si tratta di una varietà autoctona, il Fiaschello di Battipaglia, recentemente rivalutata e salvaguardata.

I semi sono stati messi a disposizione dall'associazione Arkos, per la lavorazione invece un grazie doveroso alla cooperativa Stalker, operante all'interno della Improsta, con il 50% di lavoratori svantaggiati, "ma noi preferiamo chiamarli speciali", precisano da La Resilienza.  Eccellenza e gusto contro caporalato e sfruttamento: queste le parole chiave di Funky Tomato che nasce dalla volontà di dare una risposta di qualità alle dinamiche di speculazione della terra e dei braccianti impiegati nella produzione del pomodoro, dimostrando che si può interagire con l’economia di oggi, anche con scelte oneste. Attraverso il preacquisto del prodotto, l’acquirente diventa parte integrante della filiera, dunque, supportando lo sviluppo in itinere del progetto e ricevendo, a produzione ultimata, la quantità di prodotto corrispondente all’importo versato. Una pizza da provare.

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