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Economia

Rapporto Ecomafia 2013: Salerno "batte" anche Napoli negli illeciti

Salerno è diventata la prima in Italia come numero di illeciti, contandone ben 1809, seguita da Napoli con i suoi 1501 casi

Decisamente allarmanti per il nostro territorio, i dati del Rapporto Ecomafia 2013 di Legambiente. In particolare, Salerno è diventata la prima in Italia come numero di illeciti, contandone ben 1809, seguita da Napoli con i suoi 1501 casi. Ordine nella classifica della vergogna invertito, invece, per le infrazioni in tema di rifiuti: la provincia di Napoli si colloca al primo posto tra tutte le province italiane per l'illegalità nel ciclo dei rifiuti, con 303 infrazioni e 180 sequestri, segue Salerno con 143 infrazioni e 58 sequestri effettuati.

Intanto, quasi 5mila i reati accertati in Campania secondo il rapporto di Legambiente e 3428 tra persone denunciate e arrestate, nonchè 1153 sequestri, per un giro di affari di 4,5 miliardi di euro gestito da 83 clan. E, per finire, 5000 case abusive realizzate nel 2012: la Campania si conferma core business nazionale nel Rapporto Ecomafia 2013 di Legambiente.

Un primato che vale sia per il ciclo illegale del cemento che per quello dei rifiuti. "La Campania - ha osservato Michele Buonomo, presidente regionale Legambiente - si conferma core business nazionale dell'Ecomafia. Un mostro a tre teste che continua ad uccidere senza colpi di pistola nel silenzio e lentamente. La Campania da circa 20 anni è un campo di battaglia dov'é in gioco la bellezza dei nostri territori, la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. La magistratura continua a fare il suo dovere e le forze dell'ordine quotidianamente sono impegnate nella lotta ai criminali, la politica continua ad essere assente o quando è presente lo fa a colpi di annunci di sanatorie edilizie. E' il momento del basta".

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