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Economia

Economia provinciale, per Salerno segno negativo

E' quanto emerge dal Rapporto sullo stato dell'economia provinciale presentato all'XI Giornata dell'Economia: unico dato positivo relativo all'export

E' sostanzialmente negativo il dato relativo all'economia provinciale in provincia di Salerno. è quanto emerge dal Rapporto sullo stato dell'economia provinciale, elaborato dalla Camera di Commercio di Salerno in collaborazione con l'istituto Guglielmo Tagliacarne e presentato in occasione della XI Giornata dell'Economia. Il valore aggiunto a prezzi correnti in provincia di Salerno, per il 2012, è stimato in una flessione dell'1,2%. Nel medio periodo (2008-2011) la provincia di Salerno ha fatto registrare una contrazione pari a -1,5%, rispetto al +0,3% del dato nazionale.

SALDO IMPRESE - Il saldo tra imprese iscritte e cessate è, per la prima volta dopo diversi anni, in negativo, con una variazione pari a -0,5% tra il 2011 e il 2012. Il 53,5% delle imprese indica una contrazione del fatturato nel 2012, che a fronte di risposte in aumento solo di poco superiori al 10%, implica un saldo negativo pari al -41,5%. Per quanto riguarda la domanda di lavoro, si registra un flessione degli occupati in provincia di Salerno pari a -2,3%, leggermente peggio del dato nazionale (-2,2%) e migliore del dato regionale (la Campania fa registrare un -5,6%).

 

EROSIONE DEI CONSUMI - Nel periodo 2007-2011, osserva il Rapporto sullo stato dell'economia provinciale, si è assistito ad una erosione dei consumi in termini reali, passati da 13.600 milioni di euro a 14.400 milioni in termini correnti (+1,1%) che, tenuto conto dell’inflazione, evidenziano un deterioramento del benessere e della ricchezza effettivamente distribuita a cui si aggiunge una flessione del patrimonio delle famiglie le quali, quindi, sacrificano porzioni della propria ricchezza acquisita per difendere gli stili di vita acquisiti. Relativamente al comparto turistico, i visitatori nel 2012 sono diminuiti del 26,6% (italiani) e del 25,3% per quanto riguarda i turisti stranieri.

POSITIVO L'EXPORT - Nel 2012 il dato relativo all'export si rivela positivo: la provincia di Salerno si attesta a +5,3%, dato superiore a quello nazionale (+3,6%) e a quello regionale (la Campania fa registrare un trend negativo con un -0,3%). Tra i settori più dinamici sul piano dell’export troviamo il comparto agroalimentare, della gomma-plastica e dei metalli.

MERCATO DEL CREDITO - In provincia di Salerno, nel 2012, si è registrato un incremento dei depositi pari al 2,9%, un dato che tuttavia è nettamente inferiore a quello nazionale (+7%). Sul versante degli impieghi, nel 2012, la flessione registrata in provincia è pari al -2,4%, mentre a livello nazionale si attesta al -1,2% (Campania -3,6%). I tassi di interesse effettivi praticati alla clientela vedono penalizzate maggiormente le imprese cui vengono praticati tassi mediamente più alti di quasi tre punti percentuali rispetto alla media nazionale (10,66 in provincia di Salerno contro 7,8 in Italia), rendendo vano ogni tentativo europeo di tenere bassi i tassi ufficiali di sconto.

PREVISIONI NON GRIGIE - Per quanto concerne le previsioni degli imprenditori della provincia di Salerno per il 2013, il progressivo recupero di condizioni di maggiore stabilità dovrebbe favorire l’attenuazione del calo delle vendite verificatosi nel 2012. Dai dati dell’indagine emerge infatti come per il 68% degli operatori il fatturato nel 2013 dovrebbe rimanere invariato.

“Sebbene siano ancora negativi, i dati rilevati per il 2012 evidenziano una generale attenuazione del trend rispetto ai pesanti cali registrati nell’ultimo triennio - ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano – Detto ciò, l’azione dell’Ente camerale continuerà a rivolgersi verso la difesa e il consolidamento dei punti di forza espressi dal territorio, valga come esempio per tutti la significativa presenza della filiera agroalimentare, capace di esprimere una forza lavoro e un valore aggiunto più che rilevanti rispetto alla media nazionale. Analogamente, sarà con maggior vigore perseguito l’obiettivo dell’attenuazione dei tanti punti di debolezza. In pratica, il modello di sviluppo ipotizzato dalla Camera di Commercio di Salerno si articola lungo tre fondamentali direttrici: il rafforzamento della filiera agroalimentare in termini di commercializzazione e tutela; una politica turistica basata sulle reti di impresa, sul maggior uso del trasporto aereo e l’alleanza con tour operator internazionali, lo sviluppo di una piattaforma logistica che mette in rete la dotazione infrastrutturale esistente con sistemi di intermodalità”.

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