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Economia Torrione / Via Sabato Robertelli

La spesa al tempo della crisi: salernitani raccolgono resti di cibo al mercato

Si tratta spesso di persone che spesso si coprono bene anche il viso per non essere riconosciute, raccolte nella loro dignità di una povertà sempre più pressante. E le loro storie sono spesso da brivido, raccolte nei vari mercati

I nuovi poveri sono gli italiani. E, nel nostro caso, i salernitani. Già perché – come mostrano le foto scattate al mercato di via Robertelli a Torrione  – aumentano sempre di più le possibilità di vedere davanti ai supermercati o nelle aree mercatali sempre più persone, molte sono anziane, che vanno a raccogliere gli scarti di frutta e verdura. Persone che spesso si coprono bene anche il viso per non essere riconosciute, raccolte nella loro dignità di una povertà sempre più pressante. E le loro storie sono spesso da brivido, raccolte nei vari mercati. Uomini e donne che non ce la fanno con la pensione da fame a sbarcare il lunario e allora vanno a prendere carote, sedani, cavoli, arance, mele, pomodori buttati fra le cassette dei rifiuti perché un po’ bacate e un po’ fradice. Loro riempiono diverse buste, le attaccano alla bicicletta o al carrello e se le portano a casa. Poi minuziosamente fanno la conciatura e mettono in frigo quelle parti di frutta e verdura ancora buone e le consumano durante la settimana.Perché loro con 500 euro al mese fra pagare le bollette, spesso anche l’affitto, mangiare, medicine e spese varie non ce la fanno.

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