Sud Motori supera il lockdown grazie a #Italianonsiferma, il finanziamento di Banca Generali e Credimi
Sud Motori, pmi salernitana fondata nel 1996, è giunta alla terza generazione familiare e rappresenta l’eccellenza nel campo delle rettifiche motori con una linea di produzione completa
Una storia a lieto fine quella di Sud Motori, azienda salernitana di rettifica motori, che, grazie ad un finanziamento di Banca Generali e Credimi, è riuscita a superare il lockdown ed a riaprire in tutta sicurezza. Il finanziamento di Banca Generali e Credimi è stato ottenuto grazie agli investimenti dei risparmiatori della banca privata che hanno investito nei crediti della società con sede a Mercato San Severino.
Sud Motori
Sud Motori, pmi salernitana fondata nel 1996, è giunta alla terza generazione familiare e rappresenta l’eccellenza nel campo delle rettifiche motori con una linea di produzione completa: dalla fase iniziale di smontaggio, pulizia e preparazione delle varie componenti, sino alla fase finale dell’assemblaggio e dei test specifici di funzionamento e stoccaggio con clienti di primissimo piano, tra i quali rientra anche Ferrovie dello Stato.
L'azienda, però, rischiava di dover bloccare gli investimenti effettuati a supporto della crescita in seguito all'emergenza Covid-19. Per non frenare lo sviluppo aziendale, la dirigenza ha pensato di reperire un finanziamento di 500mila euro. In aiuto dell'azienda è arrivato #Italianonsiferma, il finanziamento di Banca Generali e Credimi messo a disposizione delle pmi una serie di prestiti con l’obbiettivo di portare il risparmio privato della clientela a supporto dell’economia reale.
Il finanziamento
#Italianonsiferma, nel nostro Paese dove il canale bancario è spesso l’unica fonte da cui le imprese possano attingere liquidità, rappresenta un'alternativa grazie alla quale, negli scorsi mesi, centinaia di pmi hanno avuto, complessivamente, 100 milioni di euro di liquidità sotto forma di finanziamenti a 5 anni garantiti dal Fondo di Garanzia dello Stato (al 90%), con Generali, capogruppo della Banca Private che ha sottoscritto una quota del 10% (10 milioni) dell’emissione.