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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Tari, la denuncia di Celano: "A Salerno si paga più del dovuto"

Celano chiede ai vertici del Comune un risparmio almeno del 15% della Tari partendo già dal 2015. Altra anomalia secondo il consigliere riguarda la mancata riduzione della tassa sui rifiuti nonostante l’azione della Soget

“Ho visionato il conto economico coperto dalla Tari e risultano esserci costi a dir poco gonfiati, che non attengono al ciclo integrato dei rifiuti. Mi riferisco, ad esempio, ai 500 mila euro di energia elettrica, che il dirigente comunale dice che sono serviti per l’impianto di compostaggio. Ma tutti sappiamo che quest’ultimo è gestito da un privato ed è noto che noi già paghiamo un altro e alto costo di gestione, 2 milioni e 900 mila euro circa che sono già imputati nel conto economico della tariffa". Lo scrive in una nota il consigliere comunale Roberto Celano, dopo un'analisi del piano finanziario della Tari, approvato a maggio.

"Inoltre - aggiunge - risultano esserci 5 milioni per il fondo di svalutazione crediti che non trova riscontro in nessun comune d’Italia e nella normativa vigente, che prevede che l’accantonamento può essere effettuato  nei limiti della direttiva fiscale, ossia dallo 0.50 fino a un massimo del 5%. Questo fondo, quindi, è assolutamente sovrastimato, perché si parla di 5 milioni di euro invece di 50 mila euro. Si tratta di soldi che vengono richiesti ingiustamente e in modo iniquo ai cittadini”. Celano, dunque, chiede ai vertici del Comune una riduzione almeno del 15% della Tari partendo già dal 2015. E in merito a chi la prima rata della Tari l'ha già pagata ha detto: “Se tutto ciò sarà confermato i contribuenti potranno chiedere la restituzione dell’importo già versato oppure una diminuzione delle successive rate”.  Per Celano un’altra anomalia è rappresentata dalla mancata riduzione della tassa sui rifiuti nonostante l’azione della Soget: “Nel conto consuntivo si evidenziano addirittura maggiori crediti e non perdite su crediti che si inseriscono nel conto economico da coprire con la Tari. Ma maggiori crediti di circa 6 milioni di euro, quindi più entrate per il Comune. Nonostante ciò le tasse non diminuiscono e i rifiuti sono per strada fino al pomeriggio. Dunque, c’è una discrasia: o è falso il conto consuntivo oppure vengono imputati ai cittadini costi che non sono attinenti al ciclo integrato", ha concluso.

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