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Economia

Tavella: "Le università abbassino le tasse ai figli dei disoccupati"

Il segretario generale della Cgil Campania, ha scritto una lettera aperta ai Rettori chiedendo di istituire un fondo per gli studenti figli di disoccupati, cassintegrati e di lavoratori in mobilità

Franco Tavella, segretario generale della Cgil Campania, ha scritto una lettera aperta ai Rettori delle università campane chiedendo, in occasione dei test di ingresso alle facoltà, di istituire un fondo per gli studenti figli di disoccupati, cassintegrati e di lavoratori in mobilità.

"in questi giorni molti dei nostri studenti sono stati e saranno impegnati nei test di ammissione alle facoltà universitarie - esordisce Tavella nella lettera - Ciascuno di loro per poter partecipare ed esercitare uno dei diritti costituzionalmente sanciti, il diritto allo studio appunto, ha dovuto versare un contributo, nemmeno troppo modesto, che a molte famiglie in un momento di oggettiva difficoltà economica, è costato non pochi sacrifici. Senza entrare nel merito della ragionevolezza di tale metodo (il discorso sarebbe infatti lungo ed articolato) chiedo almeno che le Università devolvano i proventi delle iscrizioni ai test preselettivi ad un fondo finalizzato ad abbassare o addirittura esonerare dalle tasse gli studenti figli di disoccupati, lavoratori in cassa integrazione o in mobilità" continua il segretario.

"La Cgil Campania è da anni che vi chiede di attivarvi in questo senso, ma alle tante dichiarazioni di intenti non sono seguiti, ahimè, atti concreti - incalza Tavella - Non sfuggirà che la crisi economica che ha colpito la Campania e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro, sta producendo i suoi effetti anche sui destini dei giovani campani. Molti lavoratori non riescono più a garantire il pagamento delle tasse universitarie ai propri figli perché i tagli al bilancio si ripercuotono inevitabilmente anche sulle spese destinate all’istruzione. L’iscrizione gratuita per chi non può più permettersela garantirebbe il diritto allo studio a tutti e potrebbe incentivare la permanenza in regione di tanti ragazzi capaci e meritevoli" conclude il segretario della Cgil Campania.

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