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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Beppe Fiorello si racconta attraverso le canzoni di Modugno

Fin dalla sua entrata in scena, Fiorello riesce a instaurare un profondo legame con gli spettatori mettendo a nudo i suoi ricordi d'infanzia narrati attraverso le canzoni di Mimì

Con le parole della famosa canzone di Modugno si apre lo spettacolo di Beppe Fiorello al Verdi di Salerno. "Penso che un sogno così" sono le parole da cui tutto ha inizio: nostalgia, malinconia, felicità e forza sono le emozioni che Fiorello regala agli spettatori del suo spettacolo, subito travolti dal racconto della sua infanzia scandita dalle canzoni di Domenico Modugno. Timido fino al punto di non spiccicare una parola, il "picciriddu" Beppe è l'unico meno vivace e spigliato dei suoi quattro fratelli, l'unico che nasconde un'intima passione e un intimo fuoco che gli brucia dentro, quello del canto e del teatro. Il giovanissimo Fiorello mai avrebbe immaginato di poter avere l'onore di interpretare il suo idolo di una vita, Domenico Modugno, grande icona della musica italiana nel mondo con il suo "blu dipinto di blu", ma soprattutto un simbolo di riscatto sociale di un sud Italia che dopo la guerra cercava di riprendersi. La musica di Modugno ha scandito la vita del picciriddu in maniera costante, ed proprio questa musica diventa nello spettacolo lo strumento per raccontare il suo rapporto con il padre. Un rapporto padre-figlio che si sviluppa e si stringe maggiormente proprio grazie al comune amore per la musica di quel Mimì, di cui Fiorello indosserà la giacca color "carta da zucchero" nella fiction "Volare".

Con quella semplicità e spigliatezza che gli appartengono, Beppe Fiorello riesce a coinvolgere il pubblico in platea interpellandolo durante lo spettacolo: fin dalla sua entrata in scena Fiorello riesce a instaurare un profondo legame con gli spettatori mettendo a nudo i suoi ricordi d'infanzia, narrati attraverso le canzoni di Mimì, denunciando velatamente quei potenti che hanno permesso all'Ilva di Taranto di devastare la terra natale di Modugno, narrando la difficoltà di un artista di affrontare la fama e la popolarità, ma soprattutto rendendolo partecipe del suo personale sogno di diventare un uomo capace di dimostrare il proprio valore senza essere frenato dalle sue paure. E' anche per il padre che Beppe decide di interpretare Modugno: quando lo spettacolo della sua vita perde il suo più grande attore, Fiorello porta dentro di sé il ricordo del padre e cerca di onorarlo proprio trasformandosi in Mimì. Nello spettacolo che sarà al Verdi di Salerno fino a domenica 16 marzo, Beppe Fiorello è l'unico attore in scena, ma è accompagnato nel racconto dalla musica di un eccezionale duo di musicisti, Fabrizio Palma e Daniele Bonaviri, mentre la regia e la direzione scenica dello spettacolo sono affidati a Giampiero Solari. Tutti gli ingredienti per immergersi nel "Meraviglioso" mondo di Modugno sono là, su quel palco alla portata di spettatori giovani e adulti: tra chi li ha vissuti quegli anni e chi li ha conosciuti tramite le canzoni di Modugno, tutti hanno alla fine applaudito entusiasti al sogno divenuto realtà del "picciriddu" Beppe.     

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