"Le cose che pensano": una settimana di eventi per il popolo ucraino
Il linguaggio universale dell’Arte protagonista della settimana di eventi pensata da Armando Cerzosimo e Rita Martinova a favore del popolo ucraino ad un anno dallo scoppio della guerra. Organizzati col patrocinio morale del Comune di Salerno, gli eventi si svolgeranno da giovedì 9 a mercoledì 15 febbraio negli spazi della Galleria Camera Chiara, sita nel centro storico di Salerno, in via Giovanni da Procida 9.
Gli eventi
Ospite della manifestazione la vicesindaco Paky Memoli, che nel marzo scorso ha toccato con mano il dolore e la paura di quella popolazione che sentiamo ancora lontana. “Sono partita da Salerno, in qualità di medico, per andare a prendere oltre cento tra donne e bambini al confine con la Polonia, attraverso il corridoio umanitario. Durante il viaggio, oltre a offrire l’assistenza di base, ho dovuto cercare di tranquillizzare bambini segnati dalle bombe, dai rifugi, dal timore di andare a scuola, i quali ad ogni minimo rumore sobbalzavano immaginando echi di esplosioni. E’ questa una iniziativa benefica alla quale ho immediatamente aderito, in particolare perché espressa attraverso il linguaggio dell’arte, che va oltre la parola, comunicando l’ineffabile”. “Volutamente la luce è fredda – afferma Armando Cerzosimo rivelando le ragioni estetiche delle sue immagini in mostra - come il freddo che attanaglia nelle livide albe oppressi e oppressori. Poco importa se una guerra sia giusta o ingiusta, ma conta il non dimenticare che ci sono dolori e morti e pianti e paure da affrontare per chi sognava un futuro”. “Sono fotografie di donne e fanciulli ucraini, testimoni inquietanti dell'orrore, della tragicità di questi tempi, vittime di una guerra che sta distruggendo un popolo e il suo territorio. La concreta realtà della vita, dove sembra incombere un sospetto di amor mortis, si è portata al centro dell'operazione fotografica di Armando Cerzosimo – dichiara il critico d’arte Cristina Tafuri - perché, come in tutti i tempi, il tema del dolore e della morte, spingono l'uomo a figurarsi varie forme di sopravvivenza. In queste fotografie il fondo scuro dal quale le figure e l'ambiente si staccano con evidente nettezza, conferisce al contrasto visivo un ' eco metafisica, quasi cristallizzata. Ogni persona ha in mano un oggetto, un libro, un quadro , le cose che pensano, sineddoche singolare, che ci rimanda alla loro terra, alle loro cose, a tutto quello che hanno lasciato. Ancora una volta, come la bellezza delle foto di Armando Cerzosimo ci suggerisce, è sempre l'arte che viene in nostro soccorso”.
"Le cose che pensano"
“Le Cose che pensano Ucraina 2022-2023 - Installazione, testimonianze e fotografie”, avrà il suo taglio del nastro giovedì 9, alle ore 19, in una serata che vedrà la partecipazione del Critico d’Arte Cristina Tafuri, della Dottoressa Rita Martinova e della Vice Sindaco di Salerno, nonché Assessore alle Pari Opportunità Paky Memoli. Il giorno successivo, venerdì 10 febbraio, alle ore 19, dibattito su “La fotografia come messaggio”. Sabato 11 febbraio, alle ore 18, si svolgerà un’asta di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto alla popolazione Ucraina tramite la Croce Rossa Italiana Sezione di Salerno, presieduta dal Dottore Antonio Carucci. Battitore di quest’asta il giornalista Gabriele Bojano, affiancato dal critico d’arte Cristina Tafuri e dalla Dottoressa Rita Martinova. Due i lotti di opere del massimo artista ucraino contemporaneo, Ol’Svol’d, il cui motto è "Chi vive, chi non vive per se stesso, chi vive la vita per gli altri". Lunedì 13 febbraio, alle ore 19, si discuterà sul tema dell’accoglienza, del sostegno al popolo in guerra, con Antonia Autuori Presidente della Fondazione Comunità Salernitana e Tommaso D’Angelo direttore del quotidiano Le Cronache, i quali hanno organizzato un viaggio umanitario, al quale ha partecipato anche il vicesindaco Paky Memoli, in qualità di medico, lo scorso marzo, attraverso il quale, con due pullman, hanno portato lontano dalle atrocità della guerra oltre cento profughi ucraini, accogliendoli e sistemandoli, poi, in città e nell’intera provincia salernitana, offrendo un segno tangibile di vicinanza al popolo ferito e destabilizzato dall’invasione russa. Ultimo incontro, prima del finissage fissato per il 15 febbraio, martedì 14, alle ore 19, con le testimonianze di donne ucraine, che hanno i loro mariti, i loro cari in guerra, in trincea, sul tema “L’amore ai tempi della guerra”.